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Commenti al testo di Amina Narimi
Dentro il chiarore del tuo sagittario

Sei nella sezione Commenti
 

 Amina Narimi - 17/12/2014 15:33:00 [ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]

Grazie .. siete acquabuona nelle vene

 franco - 17/12/2014 13:18:00 [ leggi altri commenti di franco » ]

Sì, bella l’interpretazione di Franca.. Solo non credo "non vissuta".
Forse "non nata" E una cosa non nata non può morire, vive in Amina, forse è proprio Amina, forse è lei che scrive. O lui.

 Gianfranco Isetta - 16/12/2014 15:34:00 [ leggi altri commenti di Gianfranco Isetta » ]

Mi sembra un bellissimo testo che emoziona alla lettura e chiede di essere riletto per rifletterci su, complimenti

 Alessandra Ponticelli Conti - 16/12/2014 11:00:00 [ leggi altri commenti di Alessandra Ponticelli Conti » ]

Versi meravigliosi! Mi associo al commento di Franca a alla sua sublime interpretazione.
La tua poesia raggiunge sempre vertici altissimi. Una delle più belle liriche lette negli ultimi mesi!
Un abbraccio grande. Grazie di esisitere!
Alessandra

 Fausta Genziana Le Piane - 15/12/2014 19:26:00 [ leggi altri commenti di Fausta Genziana Le Piane » ]

Quanta acqua è presente in questa llirica, puro elemento femmmminile che fluisce come fluisce la vita.

 Franca Alaimo - 15/12/2014 17:27:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Io non so se ho letto bene in questa poesia la tenerezza per una vita non vissuta, fiorita un tempo come un presepe fra ombelico e seno;una vita piccolissima che si fa, adesso, una luce immensa e diventa quasi la stella cometa del Natale del Bimbo per eccellenza, simbolo della purezza di tutti gli "in-fanti"; noi poeti mai orfani, però, anche della vita non nata, se essa si fa lo sgorgo di versi meravigliosi, che pure risplendono nella costellazione del Sagittario, il "Segno" decembrino della freccia scagliata tra Cielo e Terra, la più lucente. In adorazione, allora, come Maria sul profilo di una collina, a mani giunte, Amina mia! (il sagittario è il mio segno, lo sapevi?)

 ilbuonladrone - 15/12/2014 16:24:00 [ leggi altri commenti di ilbuonladrone » ]

La commozione che assale gli alberi del boscovecchio
viene secrea come resina di un pianto
è la tua danza dei piedi che come una levatice
accolgono la vita che viene dallo spiraglio oltretempo.
Il tuo rito è il cuore che pulsa di una zingara
capace di celebrale ogni filo d’erba,
una bambina-figlia una donna e una madre
madre di una madre non più madre e già sorella.
Non ci sono parole per la gratitudine di leggerti
nella delicatezza del tuo fiato,
solo un verbo affiora sulle labbra,
un verbo coniugato al presente: rimani.
Narimi rimani con la tua voce, con la tua insostituibile voce; con il tuo occhi che vede l’oltre dentro ogni cosa, con l’orecchio debole che ode l’inudito.

Sempre miaInsuperabilePoetessa


 franco - 15/12/2014 14:26:00 [ leggi altri commenti di franco » ]

..io spero di essere tra quelle cose..