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Commenti al testo di Maria Musik
25 aprile (inedito)

Sei nella sezione Commenti
 

 Emanuele Di Marco - 30/04/2011 17:32:00 [ leggi altri commenti di Emanuele Di Marco » ]

quanta forza!!!
auguri a te e alla figlia fortunata per tanta madre!

 Maria Musik - 09/05/2010 10:10:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Grazie a Vera con la quale condivido la speranza di vedere questa Nazione risorgere ancora dalle sue ceneri.
A Leopoldo Attolico un ringraziamento per la lettura critica che mi ha stupita visto che non so vedermi "Poeta": per dirla con i versi stessi di Attolico, i miei "Sono squilli teneri di neve/in un falò". Grazie perché é bello sentirsi dire che hai fatto un "bel lavoro".

 leopoldo attolico - 08/05/2010 15:44:00 [ leggi altri commenti di leopoldo attolico » ]

"Vita fedele alla vita" si potrebbe dire di questo testo ( citando il buon Luzi ) . Ne è infatti il carattere più vistoso , trattato amabilmente ma con l’incisività di un linguaggio preoccupato ( motivato ) più a dire che a dirsi , ad essere rappresentativo senza celebrarsi ( circostanza - questa dell’enfatizzazione - comune a tanta poesia in vernacolo romanesco ) . Insomma sostanza argomentativa e pulizia linguistica , senza compromessi . Un bel lavoro .

 Vera Oldman - 03/05/2010 11:54:00 [ leggi altri commenti di Vera Oldman » ]

Grazie Maria per aver reso così bene il senso di un evento che è storia fatta dal Popolo, voluta, sofferta e vissuta dal popolo. Grazie per l’orgoglio , che traspare, di appartenere a una Nazione che ha saputo rinascere dalle proprie ceneri e, anche se prostrata, rinascerà ancora, almeno si spera. :)

 Maria Musik - 01/05/2010 08:28:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Voglio ringraziare tutti per i commenti che hanno colto l’essenza della poesia, il messaggio personale e quello politico. Grazie per il coraggio di aver commentato versi "figli di un dio minore" e per la partecipazione affettuosa.

 Franca Alaimo - 27/04/2010 18:00:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Con quell’intensità viscerale che è propria dei dialetti, Maria aggancia la sua storia privata con la Storia, alla maniera di una Elsa Morante, giusto per fare uno dei tanti esempi possibili.
I simboli della romanità, come la Lupa, assumono anch’essi un volto, un senso tutto privato e raccontano una duplice storia d’amore.
Ne viene fuori una magnanimità tutta femminile, da collocare accanto a quella notoriamente virile e patriottica: la magnanimità del dolore lottato, dell’amore materno senza tregua, e, in più. una sana consapevolezza di appartenenza al proprio tempo, anch’esso da pensare come campo di battaglia per l’affermazione dell’amor civitatis.

 wolf - 27/04/2010 17:34:00 [ leggi altri commenti di wolf » ]

Riconosco in questa poesia, alcune delle caratteristiche dell’essenza romanesca, la fierezza, la tenerezza, lo sdegno e la magnanimità. Un gran regalo a "Julia" e alla madre tricolore!

 Antonio De Marchi-Gherini - 27/04/2010 13:31:00 [ leggi altri commenti di Antonio De Marchi-Gherini » ]

Una bella poesia, ricca densa e avvincente. Peccato che oggi, con tutte queste spurie riletture della storia della Resistenza, il 25 Aprile sia diventato motivo più di scontro che di esaltazione dei valori che tu nitidamente collochi nel ’tuo canto popolare’... per ricordare Ivano Fossati che é un ’quasi’ poeta.

 pino de luca - 27/04/2010 08:07:00 [ leggi altri commenti di pino de luca » ]

Non so che dire ....., posso copiarmela?

 Loredana Savelli - 26/04/2010 11:25:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Una coincidenza che è tutto un programma! Per quanto ne so, il programma lo hai onorato, e il 25 aprile rimane per te una data privata incastonata in una ricorrenza civile che accende il tuo spirito in armonia con il ribollire del tuo sangue materno. Bello anche che tu abbia voluto condividere questa tua commozione con la consueta generosità e schiettezza poetica. Un abbraccio.