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Commenti al testo di Franco Bonvini
Mal comune

Sei nella sezione Commenti
 

 Franco Bonvini - 12/12/2017 17:01:00 [ leggi altri commenti di Franco Bonvini » ]

Angelo, io sì.
Non sarà la soluzione migliore, ma di solito la soluzione più valida non è mai la migliore. (in pratica, in teoria non so)

 Klara Rubino - 12/12/2017 16:42:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Eh!... punto per punto potremmo continuare all’infinito! :-)
Facciamoci una risata sopra che è meglio per tutti! ( equilibrio di Nash ecco cosa farei! )

 Angelo Ricotta - 12/12/2017 16:11:00 [ leggi altri commenti di Angelo Ricotta » ]

La teoria di Nash è basata su delle semplificazioni che quasi mai si verificano nella realtà che è molto più complicata. Pertanto concludere tout court che la cooperazione porta sempre al risultato migliore non corrisponde al vero. E in ogni caso, anche accettando la sua schematizzazione, il punto di equilibrio di Nash non è necessariamente la soluzione migliore, anzi è dimostrato che spesso la soluzione migliore è in un punto di non equilibrio. Il vantaggio (puramente teorico) della soluzione di Nash è che questa è appunto d’equilibrio, ovvero che una modifica individuale della strategia non migliora il risultato, come si può vedere analizzando, ad esempio, il Dilemma del prigioniero. In questo caso la soluzione migliore sarebbe che nessuno dei due confessasse beccandosi 1 anno ciascuno di galera, ma questo non è un punto d’equilibrio di Nash che si ottiene invece se entrambi confessano beccandosi 6 anni cadauno. Tu che faresti?

Sul bene e il male hai chiesto <una definizione precisa di "male" e di "bene"> e questo implicherebbe una discussione metafisica.

" uno dei suoi temi poetici basati sull’apprezzamento della vita reale."
Questo è lapalissiano. Tutti apprezzano la vita reale. O tu pensi che la vita è reale solo se la si vive secondo i tuoi criteri?

Vabbè, abbiamo constatato ancora una volta che la pensiamo in modo divergente.

@ Franco
"Ma non soffro io allora che soffrano tutti."
Ma è proprio ciò che accade. A parte i masochisti non ho mai udito da persone sofferenti a vario titolo esprimere l’augurio che agli altri vada bene. Da costoro ho udito sempre e solo improperi contro gli uomini e il Cielo. Ma non mi sono mai scandalizzato. Li comprendo. Questa è la vita reale. Poi ognuno è libero di illudersi come crede. Io non m’illudo.

 Klara Rubino - 12/12/2017 10:20:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

P.S. Non ho parlato del bene e del male secondo un punto di vista metafisico, anzi ho applicato i concetti alla realtà del vivere.

 Klara Rubino - 12/12/2017 10:03:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

La teoria dei giochi l’ho studiata all’università, ci ho presi pure 30 e lode perché mi piace molto!
Il dilemma del prigioniero di Nasch dimostra che perseguire il proprio interesse personale non porta alla migliore allocazione possibile delle risorse, ( ottimo di Pareto secondo la teoria economica classica di Adam Smith) al contrario il miglior equilibrio complessivo ( per entrambi i prigionieri in questione )possibile nasce dalla cooperazione, anche se comporta una scelta personale apparentemente meno vantaggiosa.
Da qui presi lo spunto per la mia tesi di Laurea sulla cooperazione come strumento economico efficace nella globalizzazione...
Il tutto dipende dal fatto che nella realtà non si parte da un" equa ripartizione delle risorse.
L’amore che tu dici :egoistico " è quello che Franco canta come "umanissimo"; è uno dei suoi temi poetici basati sul l’apprezzamento della vita reale.

 Angelo Ricotta - 12/12/2017 09:38:00 [ leggi altri commenti di Angelo Ricotta » ]

@ Klara
"non siamo tutti uguali, qualcuno ci preme di più e questo non è per forza negativo può essere sinceramente amore!"

Certamente non è difficile prodigarsi per chi si ama. La stragrande maggioranza fa proprio questo. Non c’è nulla di strano ma neanche di meritevole. È un fatto di pura convenienza egoistica. Lascerei ad altro contesto la discussione metafisica tra bene e male (se ne dibatte da millenni). Quel che intendo io è che la realtà è basata sul "homo homini lupus": ognuno cerca di ottimizzare il proprio guadagno. Teoria dei giochi. Che poi questo, in poche circostanze però in quanto per lo più si danneggiano gli altri, possa avvenire beneficiando gli altri non deve far perdere di vista il fatto che il vero scopo è soltanto il proprio interesse.

 Klara Rubino - 12/12/2017 09:34:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

"Ci sentiremmo" è lo smartphone!

 Klara Rubino - 12/12/2017 09:32:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Inizialmente Angelo ha scritto " ci sentiremo meno soli". :-)
Riflettendo su quanto ho scritto ho pensato che la mia conclusiva precedente affermazione potrebbe apparire una definizione:in realtà è una personale inclinazione, conquistata a fatica proprio sulla sofferenza o male, all’ottimismo.
Irrinunciabile ottimismo è per me pensare e credere che alla fine il bene tornerà comunque a dimostrarsi,riscoprirsi, riaffermarsi "bene"..

 Franco Bonvini - 12/12/2017 09:20:00 [ leggi altri commenti di Franco Bonvini » ]

Condividere sì Klara. Nel senso soffri tu soffro io. Ma non soffro io allora che soffrano tutti.

 Klara Rubino - 12/12/2017 08:59:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Buongiorno!
Trovo interessante la discussione!
Se posso, vorrei intervenire pacificamente!
Se è un fatto sperimentale allora ci vorrebbe innanzitutto una definizione precisa di "male" e di "bene"; non sono contraria a cercare di spiegarne la natura o i connotati, ma piuttosto a definirli, poiché dipende molto da come questi vengono recepiti, assorbiti e assimilati.
È possibile cioè che il male possa trasformarsi in stimolo di crescita e quindi infine in bene, può essere anche che un’azione nata a scopo di bene o benefica venga mal recepita e diventare un male.
Una differenza però alla lunga permane: il bene anche se confuso in male alla fine ritorna ad essere bene!
Comunque capisco l’osservazione iniziale di Angelo che spiega la natura di questo detto "mal comune mezzo gaudio" e cioè che condividere una sofferenza la allieva; le intenzioni di Franco erano però di ribaltare il consueto punto di vista:non siamo tutti uguali, qualcuno ci preme di più e questo non è per forza negativo può essere sinceramente amore!

 Angelo Ricotta - 12/12/2017 08:33:00 [ leggi altri commenti di Angelo Ricotta » ]

No. È un fatto sperimentale. Una legge di natura.

 Franco Bonvini - 11/12/2017 23:35:00 [ leggi altri commenti di Franco Bonvini » ]

E’ un altro aforisma? quella era la stupidità umana mi pare.

 Angelo Ricotta - 11/12/2017 23:17:00 [ leggi altri commenti di Angelo Ricotta » ]

Al male non c’è limite, il bene invece è fortemente limitato.

 Franco Bonvini - 11/12/2017 22:32:00 [ leggi altri commenti di Franco Bonvini » ]

E se stessimo tutti bene no?
Forse non dovevo mettere il "mezzo"

 Angelo Ricotta - 11/12/2017 22:12:00 [ leggi altri commenti di Angelo Ricotta » ]

Invece c’è del vero nel proverbio. Se stessimo tutti male ci sentiremmo meno soli e quindi più sollevati. Mia madre, abruzzese, esclamava "Suocce diavule" che significa (a tutti diavolo) [di disgrazie ovviamente] e in cui la "e", che è quasi muta, serve a far capire che bisogna porre enfasi nella pronuncia.