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Commenti al testo di Amina Narimi
Nel rosso dei papaveri da frutto

Sei nella sezione Commenti
 

 Laura Costantini - 24/04/2015 10:33:00 [ leggi altri commenti di Laura Costantini » ]

Il sacro talamo: rapporto erotico e mistico tra logos e sophia, parola e luce, corpo e anima.

 Lorenzo Mullon - 24/04/2015 09:30:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

la questione è sempre cosa ci stiamo a fare qui
se scrivere poesie sia assimilabile a perdere tempo in un CRAL
e allora come dice Lavinia Frati meglio andarsi a prostituire in strada
almeno si impara la vita
o cosa

la maggior parte delle persone impiega il proprio tempo a lamentarsi
a preoccuparsi della salute
dei figli che non trovano lavoro
a cercare delle distrazioni
a guardare terrorizzata i capelli che diventano grigi e cadono
oppure a sperare in qualcosa di esterno che arrivi
una vincita, un politico, un principe azzurro, il salvatore, la ripresa economica
e poi si va tutti nelle nuove chiese, i templi commerciali
che sono esattamente come le chiese di un tempo, né meglio né peggio
riti per esorcizzare la noia, che nasconde le paure
acquisto di merci sacre o profane
metadone

la quotidianità delle persone è una zuppa di metadone

e poi arriva il poeta, che parla di trasformazioni
traccia dei simboli sulla carta
ma prima fa qualcosa che gli altri non fanno
o non sono ancora in grado di fare
perché siamo tutti della stessa sostanza
non ci sono élite
ma persone più o meno consapevoli

il poeta, a volte persino con disperazione
perché inascoltato
indica una strada nuova
quella di mangiare la propria carne
non come un rito formale e amen
ma di farlo proprio
di osare
di tuffarsi nel rosso dei papaveri da frutto
e di trovare la propria essenza scambiandosi persino il sangue
sperimentando tutto
provando a nascere nel buio della bocca
e ruggire come una tigre
facendo nostro il buio che è già nostro di natura
come tutta la vampata di luce che esiste qui fuori ed è solo il riflesso di quello che siamo

 Chanteloup - 23/04/2015 15:26:00 [ leggi altri commenti di Chanteloup » ]

splendida celebrazione della potenza generatrice della parola.
Un incanto sempre leggerti.
C.