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Commenti al testo di Roberto Maggiani
La preghiera del soldato

Sei nella sezione Commenti
 

 Roberto Maggiani - 28/05/2015 00:39:00 [ leggi altri commenti di Roberto Maggiani » ]

Cari Massimiliano, Lorenzo, Franca e Franco,
ogni guerra è uno scempio totalmente inutile di vite. Grazie per i vostri commenti.

 Franco Fabiano - 25/05/2015 18:05:00 [ leggi altri commenti di Franco Fabiano » ]

Caro Roberto, l’assurdità della guerra dovrebbe interrogare molti (in primis governanti ed istituzioni) circa la tragicità dello strumento di sopraffazione, distruzione, annientamento che ha il solo obiettivo di distruggere popoli e nazioni.
Per commemorare i caduti della Grande Guerra si sono impiegate parole che sembrano assumere soltanto un significato di pura retorica (oppure di circostanza), sebbene la sola lezione della quale bisognerebbe fare tesoro, anche alla luce dell’esperienza passata, sia racchiusa nella inutilità della violenza, anche quella perpetrata dagli stati definiti sovrani.
Da quel terribile scenario risuonano oggi le parole, i versi, di Giuseppe Ungaretti, poeta testimone di quegli eventi assai dolorosi.

Si sta come / d’autunno / sugli alberi / le foglie. - Soldati, luglio 1918

In questi brevissimi versi, naturalmente, il poeta accosta la precarietà della condizione umana, nella quale i soldati sono loro malgrado protagonisti, con quella delle foglie che in autunno si apprestano ad abbandonare il proprio "albero della vita", per morire silenziosamente sulla madre terra. L’immagine che scaturisce è immediata ed efficace nel restituire all’uomo la sua stessa dimensione di creatura umana protesa, appunto, alla vita.

Saluti vivissimi, Franco Fabiano

 Franca Alaimo - 24/05/2015 18:48:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Oggi che si "celebra" il centenario della I guerra mondiale, fa bene
al cuore leggere queste poesie di Roberto che parlano non dell’eroe, ma dell’anti-eroe, che dubita, che si trova coinvolto involontariamente a sostenere un progetto politico ed ideologico, che ha paura.
Perché la guerra è la più orribile cosa inventata dall’uomo; e non c’è nulla da celebrare, nulla da ricordare, nulla da dire se non che è tutto sbagliato, che anche le guerre sono cose dei ricchi e dei potenti, e che sempre le cose sporche si fanno sulla pelle delle persone per bene, le tante persone per bene che ancora oggi pagano i conti della follia che mette in petto ai potenti il dio denaro.
Al soldato che prega Dio, indeciso se scagliare la bomba o no, che cosa ci si aspetta che Egli risponda? Se non è il collerico e vendicativo Dio biblico a rispondere, la risposta sarà il silenzio. Infatti non può esserci risposta ad una domanda assurda, disumana.

 Lorenzo Mullon - 23/05/2015 22:28:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

la preghiera del soldato è qualcosa di recente nella storia dell’uomo
anzi, un fenomeno recentissimo
200.000 anni di storia dell’uomo moderno, le prime contese tra gruppi per il possesso del bestiame rappresentati sulle pareti delle grotte 20.000 anni fa, la prima organizzazione militare appena 4.500 anni fa, i Sumeri, e l’arrivo in Europa di popoli guerrieri dal Caucaso che spazzarono via una civiltà pacifica ed egalitaria, diffusa in tutto il centro Europa, la cultura Cucuteni-Trypillia
fino ai droni che uccidono pilotati come se si giocasse con la playstation
su tante questioni fondamentali siamo la brutta copia dei nostri progenitori
penso alla spontaneità della poesia orale
e alla conoscenza profonda dell’essere umano
. . .
grazie alla società di massa stiamo facendo regressi da gigante!

 Massimiliano Testa - 23/05/2015 21:36:00 [ leggi altri commenti di Massimiliano Testa » ]

Per chi come me non ha mai, fortunatamente, conosciuto la guerra queste parole sono veramente un inno alla memoria. Molto bella. Complimenti!