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Commenti al testo proposto da Alfredo Rienzi
L’erba di Stonehenge. 15

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 Bruno Di Giuseppe Broccolini - 01/12/2018 14:33:00 [ leggi altri commenti di Bruno Di Giuseppe Broccolini » ]

L’inconscio è ’ dubbia’ certezza, ossimoro ancestrale, che smuove e commuove ogni volta che tange nell’intimo quei pochi o tanti neuroni di cui siamo dotati, anzi loro connessi a ramaglie, valenze adeguate. E’ un continuo fuggire ed andare, andirivieni affascinante per la disperazione e dispersione, dunque costante coazione a ripetere. L’aire umano non può che assecondare codesta liquidità difforme e conforma allo stesso tempo, ché perennemente alla ricerca delle proprie libertà nascoste, e che si tratti di un reale ben definito e non nascosto oltre un murato muro, oppure al di qua della ’ rete che ci stringe’- Montale docet. Si spera, e di molto, d’infrattarsi fra i lucori appena, appena captati, ma che sfuggono con la velocità del lampo appena dopo il massacro. Così il Nostro indica un qualcosa di nuovo per renderci, forse, più distesi e tranquilli al posto di questo nostro tremolio profondo, viscerale e, quasi, senza speranza.