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Commenti al testo di Klara Rubino
Sopravvissuto

Sei nella sezione Commenti
 

 Klara Rubino - 10/12/2016 14:45:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Grazie Nando, un onore averti indicato un passaggio per andare oltre!
Ci sono anch’io adesso...senti: un amore sopravvissuto è un grumo di sangue fuoriuscito da una ferita,visibile, nato dal dolore, ma che in qualche modo si mantiene saldamente a se stesso, il grumo non consente al sangue (l’amore) d’andare a disperdersi!

 Lig E. Norant - 10/12/2016 13:35:00 [ leggi altri commenti di Lig E. Norant » ]

Con la consueta partenza dal prosaico quotidiano, quasi banale con quella sua utilità, una banalità che lo rende immaginario rispetto a ciò che muove dentro l’anima della poetessa, disveli per darvi una forma sì cristallizzata ma di bellezza, non tanto un pathos sentimentale, però una vera e propria "foresta interiore e vergine" perché pur sempre rimane inesplorata alla conoscibilità. Allora quel grumo è la parola migliore, l’immagine più indovinata, densa di senso e di sensi, ché tutto in questa parola viene sovrabbondantemente detto, sicché sono grumo perché ho vissuto una passione di sangue, sono grumo perché ne ho conosciuto la finitudine, sono grumo perché ciò che prima era vivo e corrente, ora si è ghiacciato nella desolazione della solitudine. Sono grumo se non tornerà a ferirmi dello stesso amore, a spogliarmi con l’amore, a ridonarmi quel tempo originale felice, di cui il ricordo mi raggruma in desiderio che attende, sono un grumo invocante il "tu!", sono grumo perché si compia il mio " inutile" destino di gioia in estasi e che mi conduca al grido: fui grumo ora di nuovo fiotto emorragico di felicità. Credo di essere andato oltre, ma così ho letto questa tua, tra le tue migliori per scrittura e bellezza.

 Klara Rubino - 09/12/2016 16:15:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Vorrei trasportare il lettore con me in quel luogo che egli non vede, ma che io descrivo a tratti, perciò preferisco usare " quest’altri oggetti" anziché quegli altri, l’apostrofo poi dà un lieve senso di disprezzo poiché in quel momento reputo più fondante ciò che è dentro di me rispetto a ciò che è fuori di me, che definisco mondo immaginario, notare quel fiore è infatti solo uno spunto per parlare del mio sentimento; uso la parola "grumo rosso" perché assomiglia per forma a quel grappolo di bacche ( oggi alla luce della diurna foschia ho scoperto non essere un bocciolo) e per richiamare anche il cuore pulsante sangue del sopravvissuto.
Grazie ad entrambi per l’attenzione dedicata.

 Franco Bonvini - 09/12/2016 14:25:00 [ leggi altri commenti di Franco Bonvini » ]

Sì, bella.
Sia con "grumo" che con "intenso rosso".
Però, intenso rosso è vivo.. e grumo è ancora vivo.. sopravvissuto.

 Giuseppe Terracciano - 09/12/2016 14:17:00 [ leggi altri commenti di Giuseppe Terracciano » ]

Anche questa è molto carina! Intensa, delicata e "vissuta".
Permettimi di proporre: "...e tutti quegli altri oggetti in qualche modo utili (più generale); e al posto di "grumo", "l’intenso rosso del mio amore".