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Commenti al testo di Salvatore Pizzo
Haiku (Una notte sul fiume: l’alba)

Sei nella sezione Commenti
 

 Salvatore Pizzo - 21/05/2017 21:31:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

x Elisa:
Sì, un viaggio lungo diversi haiku e che, adesso, vede la luce d’un alba che cinereamente esalta...
grazie di cuore per l’apprezzamento del mio modesto tentativo di haiku con un più che caro abbraccio...

x Domenico:
Grazie di cuore per il sorriso, strappatomi da questa tua citazione di scambio poetico tra maestro e discepolo: mi dà molto l’idea di come spesso ci si confronti quasi si giocasse a ping pong con il linguaggio. Magari semplicemente capovolgendo i termini per giungere ad un eguale risultato. Anche se, questo approccio, può alle volte determinare anche capovolgimenti di sensi e ridefinizioni di metrica, soprattutto nella lingua italiana. Per adesso mi godo lo splendido gioco di cui mi fai generoso dono...
Credo che il tuo haiku potrebbe entrare a far parte, a pieno titolo, di una campagna contro il fumo...In ogni caso bellissimo.
Grazie di cuore

 Domenico Morana - 21/05/2017 11:36:00 [ leggi altri commenti di Domenico Morana » ]

Mantici, braci,
in cenere i polmoni.
E fluttua l’alba.

io K.(O)

Con ammirazione (perché tentare di imitare un maestro ci rende liberi dalla sua severa correzione).


Uno scambio di HAIKU tra BASHŌ e il suo allievo KIKAKU.

Kikaku compose:
赤トンボ / 羽根 を 取ったら / 唐辛子
AKATONBO/ HANE WO TOTTARA/ TOUGARASHI.
A una libellula rossa, se togli le ali, un peperoncino.

BASHŌ rispose con:
唐辛子 / 羽根 を 付けたら / 赤トンボ
TOUGARASHI/ HANE WO TSUKETARA/ AKATONBO.
A un peperoncino, se metti le ali, una libellula rossa.

 elisafalciori - 21/05/2017 10:17:00 [ leggi altri commenti di elisafalciori » ]

L’epilogo di una sosta nel fiume della vita...
grande significato in poche armoniose sillabe, proprie della poesia giapponese quale espressione di quella sensibilità che preferisce l’allusivo accenno all’emozione, la brevità invece della ricchezza del verso come avviene invece nella poesia italiana. Complimenti molto bello!

 Salvatore Pizzo - 20/05/2017 21:22:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Grazie di cuore Nando...

 Salvatore Pizzo - 20/05/2017 21:21:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Condanna nella condanna
è dover soffiare sul fuoco
pur vivendo nell’arsura...

 Nando - 20/05/2017 10:09:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Tutto è arso
Nel mio vivere:
Soffio e fuoco.

 Salvatore Pizzo - 19/05/2017 18:31:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

x Leonora:
Resta pur sempre volta
pur se volta assolantesi
rivolta al calore d’un cinguettio
melodia
d’un volo che di vissuto
sappia.

x Laura:
Purtroppo siamo arrivati alla fine di quel viaggio sul fiume, o forse per fortuna? Chissà... In ogni caso: grazie di cuore per il tuo apprezzamento lusinghiero e generoso. Concordo con te ch’è una superlativa Lusin...
Un più che caro saluto

x Sara:
Più che mai generosa e lusinghiera tu!
Grazie di cuore ed un saluto dei più cari

x Auro:
Un piccolo sforzo ancora, mio caro Auro. Dovesse servire, potresti ricorrere anche a qualche stimolante, tipo una martellata sui calli... A parte gli scherzi: grazie di cuore...

x Klara
Belle letture mia cara Klara, soprattutto perchè la seconda va oltre la lettera, trasformandosi in riflessione filosofica: l’amore-vita che si trasforma, dopo la morte, ancora in vita. Seguendo un ciclo che così assume il carattere dell’eternità.
Del resto non esiste vita senza morte e, se l’amore è vita, duque anche l’amore è morte. Così è che una notte d’amore può tramutarsi in morte-rinascita all’alba a nuova vita...
Insomma: m’è venuta un’emicrania pazzesca. Però te ne sono ugualmente assai grato, poichè essere costretti a riflettere è sempre una gran cosa. E grazie di cuore anche per quel"poeta" così generosamente donatomi...
Anche a te un saluto più che caro

x Jacob
Penso di essere d’accordo con quella scrittrice e poetessa giapponese: ci sono cose che appartengono ad una cultura, che si possono soltanto cercare di imitare. E per il semplice fatto che queste nascono in determinati contesti, come risposta a ben precise necessità estetiche e sentimentali,oltre che filosofiche. In poche parole, queste hanno alle spalle tutto un bagaglio di esperienze e vita, che sono molto diverse da paese a paese.
Per quanto mi riguarda, ho provato a cimentarmi nella scrittura di haiku sostanzialmente come esercizio di scrittura sintetica. Ed anche perchè mi affascina questo sguardo "diverso"sul mondo. Però, alla fin fine, come tu ben dici, rimane pur sempre un componimento breve di poesia italiana; nonostante si cerchi di riprodurne atmosfere e riflessioni, oltre che visioni naturalistiche e filosofiche di cultura orientale.
Grazie di cuore per l’apprezzamento.

 Salvatore Pizzo - 19/05/2017 18:30:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

x Leonora:
Resta pur sempre volta
pur se volta assolantesi
rivolta al calore d’un cinguettio
melodia
d’un volo che di vissuto
sappia.

x Laura:
Purtroppo siamo arrivati alla fine di quel viaggio sul fiume, o forse per fortuna? Chissà... In ogni caso: grazie di cuore per il tuo apprezzamento lusinghiero e generoso. Concordo con te ch’è una superlativa Lusin...
Un più che caro saluto

x Sara:
Più che mai generosa e lusinghiera tu!
Grazie di cuore ed un saluto dei più cari

x Auro:
Un piccolo sforzo ancora, mio caro Auro. Dovesse servire, potresti ricorrere anche a qualche stimolante, tipo una martellata sui calli... A parte gli scherzi: grazie di cuore...

x Klara
Belle letture mia cara Klara, soprattutto perchè la seconda va oltre la lettera, trasformandosi in riflessione filosofica: l’amore-vita che si trasforma, dopo la morte, ancora in vita. Seguendo un ciclo che così assume il carattere dell’eternità.
Del resto non esiste vita senza morte e, se l’amore è vita, duque anche l’amore è morte. Così è che una notte d’amore può tramutarsi in morte-rinascita all’alba a nuova vita...
Insomma: m’è venuta un’emicrania pazzesca. Però te ne sono ugualmente assai grato, poichè essere costretti a riflettere è sempre una gran cosa. E grazie di cuore anche per quel"poeta" così generosamente donatomi...
Anche a te un saluto più che caro

x Jacob
Penso di essere d’accordo con quella scrittrice e poetessa giapponese: ci sono cose che appartengono ad una cultura, che si possono soltanto cercare di imitare. E per il semplice fatto che queste nascono in determinati contesti, come risposta a ben precise necessità estetiche e sentimentali,oltre che filosofiche. In poche parole, queste hanno alle spalle tutto un bagaglio di esperienze e vita, che sono molto diverse da paese a paese.
Per quanto mi riguarda, ho provato a cimentarmi nella scrittura di haiku sostanzialmente come esercizio di scrittura sintetica. Ed anche perchè mi affascina questo sguardo "diverso"sul mondo. Però, alla fin fine, come tu ben dici, rimane pur sempre un componimento breve di poesia italiana; nonostante si cerchi di riprodurne atmosfere e riflessioni, oltre che visioni naturalistiche e filosofiche di cultura orientale.
Grazie di cuore per l’apprezzamento.

 Jacob l. - 19/05/2017 14:42:00 [ leggi altri commenti di Jacob l. » ]

Bella immagine, uns offio, un respiro che brucia, e la calma...
Una volta una scrittrice e poetessa giapponese mi ha detto che scrivere haiku in qualsiasi lingua che non sia il giapponese ( classico ) è un non-sense. Sembra che lo ritenesse un pò... ridicolo. Per il discorso delle diciassette sillabe/ideogrammi ecc... Non se avesse ragione, francamente a me piace questo componimento breve, poetico anche in italiano.

 Klara Rubino - 19/05/2017 12:56:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Ho trovato due chiavi di lettura e come in tutti gli haiku ben riusciti ce ne potrebbero essere altre.
Le prima mi fa pensare ad una notte di passione che si prolunga fino all’alba: il soffio d’aria del mantice è quel tipico focoso ansimare, le braci che futtuano quei vezzi erotici che liberi si lasciano andare e cenere l’estenuazione conclusiva inevitabile.
L’altra invece è il momento del trapasso:fluttuano scintille divine, l’anima si stacca dal corpo, il soffio d’aria del mantice è l’ultimo respiro, lo spirare e la cenere Alba è la morte del corpo, il suo disfacimento, mentre lo spirito rinasce a nuovo vita.
Bravo poeta!
Un caro saluto.

 Auro d’Arcola - 19/05/2017 11:18:00 [ leggi altri commenti di Auro d’Arcola » ]

Le braci fluttuano e l’alba è in cenere, non scorgo stelle, francamente...

 Sara Cristofori - 19/05/2017 09:00:00 [ leggi altri commenti di Sara Cristofori » ]

bello e intenso :)

 Laura Turra - 19/05/2017 08:11:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Un gran bel testo, Salvatore!
E il commento di Leonora, al pari, è magnifico.
Un caro saluto e presto lungo quel fiume...

 Leonora Lusin - 19/05/2017 06:14:00 [ leggi altri commenti di Leonora Lusin » ]

Meraviglia.

La volta stellata
Una cenere nera all’alba.
E il fuoco?
Solo un ricordo nelle viscere.