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Commenti al testo di Laura Turra
Sul ciglio
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Gil
- 01/09/2018 02:00:00
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Che bella, Laura, ancora più bella ascoltarla letta dalla tua voce! E che bella la tua voce, Laura!
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Laura Turra
- 25/11/2017 05:59:00
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Ti ringrazio, Rosa! A presto
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Rosa Maria Cantatore
- 25/11/2017 00:39:00
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oh, sì... "siamo a un posto di frontiera" e cerchiamo di far giungere lo sguardo lì dove non può arrivare.
Perché "solo Dio fa nascere la rosa".
Poesia splendida- recitata splendidamente.
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Laura Turra
- 24/11/2017 11:25:00
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Scusate i refusi.
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Laura Turra
- 24/11/2017 10:53:00
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Franco, ti ringrazio tanto per la visita e per avermi ridonato il testo di questa grande poetessa che apprezzo dempre moltissimo.
Nando, di questo tuo commento davvero bellissimo e forse immeritato, (come la Grazia che ci visita nonostante la nostra insufficienza) voglio trattenere in modo particolare questo: "le mille epifanie di Dio". Sono davvero tante le occasioni di sorpendersi per qualcosa di totalmente inaspettato e che noi non abbiamo contribuito a fare. La rosa ne è qui, in questo mio testo, solo lemblema, avrei potuto dire anche alba, stelle, amore, amicizia, madre, padre... fino a mille e oltre. E non sappiamo ancora con cosa ci stupirà domani.
Un abbraccio grande
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Ferdinando Battaglia
- 24/11/2017 10:22:00
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Cara e così dolce amica (lafflato della confidenza è licenza di stupore e non malsana prossimità non richiesta), ancora una volta i tuoi testi sono (qui a toccato il divino) quel "punto da cui viene/il presagio della luce", quellintervallo che, fuori appunto della Grazia (sì, la Grazia è la totale libertà dellAmante nel donarsi totalmente, nel suo Amore, allAmato, ancorché si " costringe" sul ciglio ad attendere leco di un ritorno - il ciglio dellabisso della libertà dellamato - labisso della nostra libertà); abitati dalla Grazia, ci conducono per mano a "vedere" coi nostri occhi lAurora che perfora loscurità della notte, le sottrae il buio rischiatendola e rivelandone la bellezza, lucore su grembo gravido che partorirà di luce. Allora ci prepari come terra asseta e giardino in colti, rovisti il nostro cuore per rovesciarne le foschie che ne annebbiano la percezione e così ci prepari al miracolo della rosa, alle mille epifanie di Dio; perché possiamo anche non essere credenti, ma in quellAssoluto comunque noi riscattiamo la nostra vita; ecco perché possiamo ancora convora nelle parole gli "angeli" che le toccano e toccandole le trasformano in quei ponti tra cielo e terra, che sono le poesie, in quellarco di luci colorate che è la Poesia. Quanta magnificenza di senso, quanta Bellezza cè in te, Laura; e ancora non ti ho sentita recitare questi versi: credo che tutto verrà amplificato dalla tua voce; che se la Grazia ha abita i tuoi testi, non può non visitare anche la loro Autrice.
Un forte e caro abbraccio
P.S. Uno dei tuoi più belli in assoluto
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Franco Bonvini
- 24/11/2017 10:15:00
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Solo Dio fa nascere la rosa..
LA SETE E LA ROSA
Pochi sanno che la rosa ha sete e pensano che Dio l’abbia creata per loro, la mettono sul seno di vecchie baldracche e la lasciano morire nell’ombra.
L’amatore stacca la rosa e la regala ad un’altra e pensa di farle un dono. La rosa muore di malinconia, diventa un gambo ed a lungo andare un chiodo.
Così verrà un giorno che il mondo sarà pieno di chiodi perché nessuno ha dato da bere alla rosa.
Così quando io scrivo i miei versi tu credi di meritarli e li metti sulla punta d’uno spillo e li doni a una stupida ragazza.
Alda Merini
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Klara Rubino
- 24/11/2017 10:05:00
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Uffa...il "non" prima di "intima" è un errore di digitazione!
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Klara Rubino
- 24/11/2017 10:04:00
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Al fine di arricchirsi vicendevolmente, ed anche per ricambiare il tuo abbraccio, ti rispondo, approfondendo il mio pensiero circa il meritare la Grazia: forse per i nostri criteri ufficiali di giudizio può apparire a volte casuale,attribuzione, ma non credo sia così, necessaria è purezza di cuore. ( a volte non intima, o in fieri, non ancora manifestata agli altri)
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Laura Turra
- 24/11/2017 09:56:00
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Grazie Klara, per il tuo davvero gradito commento e per aver espresso il tuo pensiero. Sei sempre gentile e attenta e ci si arricchisce vicendevolmente. Solo ti dico che la Grazia è Grazia: una delle sue caratteristiche è che ci raggiunge indipendentemente dai nostri meriti. Anzi la avvertiamo come Grazia proprio perché esiste una sproporzione tra noi e il dono che riceviamo. Poi è giusto che chi ne fa esperienza si metta in movimento per rendere efficace nella vita quanto di bene ha ricevuto. Un abbraccio
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Klara Rubino
- 24/11/2017 09:13:00
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Una lettura intima che esalta la portata della poesia. È chiara la tua visione poetica e riconoscibile lautrice nel suo tema ricorrente della meraviglia sul Dono della nascita spontanea della bellezza naturale. Noi come "steli derba gravati dalla neve" è unimmagine ottima, nella quale mi riconosco pienamente. Personalmente, non affiderei alla Grazia Divina esclusivamente la risoluzione di questo nostro patire, poiché, anche fosse, la Grazia bisogna meritarsela e soprattutto accoglierla: Dio non può essere una scusante la nostro evitare una matura assunzione di responsabilità, con conseguente consapevolezza che è necessario intervenire; questo però è uno dei molteplici pensieri di una dei molti.
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