Arcangelo Galante
- 10/02/2018 13:58:00
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Un breve testo, di grande emozione immaginifica, che cattura, indubbiamente, l’attenzione del lettore, sino a fargli immaginare quel preludio, così importante, ben descritto dalla poetessa. Difatti, la lettura, da una parte, trascina verso le meraviglie che ci sono più avanti, dopo l’incipit, e, dall’altra, obbliga a indugiare, per meglio comprendere concetti sentimentali, apparentemente scontati. Eppure, continuando il poetico viaggio, l’anima femminile, che narra in prima persona, non è, come si potrebbe pensare, la protagonista della storia; ella è spettatrice di quel ruolo di percezioni, scaturite da uno sguardo, rivelatore d’intensi pensieri, divenuti preambolo per intenzioni non rivelate completamente, durante l’amorevole incontro. Un preludio, altro non è che un’entità invisibile, ricca di universi, nascosti tra le sue pieghe, che, ad ogni respiro, crea e prepara la sequenza del dopo, finendo, soltanto per poco tempo, nel punto d’inizio, a cui spetta l’ultima parola. Romanticamente saluto!
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