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Commenti al testo di Klara Rubino
Fu cos che su quel Pensatoio

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 Klara Rubino - 29/04/2018 18:31:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Ciao Ferdinando!
Il mio stile è come me: variabile!
Immaturo per certi aspetti maturo per altri, come me, non mai davvero ed ufficialmente solido!
Tra vent’anni spero che si sarà evoluto in una dimensione stabile, come lo spero per me.
Non ricordo il dettaglio della birra sulla stufa...ma vorrei porgere alla tua attenzione l’incipit di Rosshalde:


Quando dieci anni prima, Johann Veraguth l’aveva comprata ed era andato ad abitarvi, Rosshalde era una vecchia residenza signorile con i sentieri del giardino invasi dall’erba, le panchine coperte di muschio, gradini pieni di crepe e un parco abbandonato divenuto impenetrabile. Su quella proprietà di forse otto iugeri non c’erano altre costruzioni se non la bella casa padronale, un po’ malandata, con la stalla e, nel parco, un piccolo padiglione a forma di tempio, il cui portale pendeva sghembo dai cardini deformati e sulle cui pareti un tempo tappezzate di seta azzurra crescevano muschio e muffa."
...non ti viene voglia di leggerne ancora?

 Ferdinando Battaglia - 29/04/2018 14:45:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]

Tre punti:

Un’evoluzione dello stile o mi sbaglio? Comunque lo preferisco, lo avverto meno vincolato a speculazioni e forme, più libero ed interiore;

Bello il tuo approccio alla poesia, tra ricerca esistenziale, spirituale e bellezza in forma d’arte;

Bella anche quella che hai postata in commento.

Concludo: hai dalla tua una "santa" ostinazione, ti auguro di continuare ad essere questa "pellegrina" di Bellezza.


P.S. Tra le mie letture adolescenziali di Hesse, ricordo che il "Lupo della steppa" fu quello che più mi piacque, ancorché ormai ne ho dimenticata quasi totalmente la trama (ricordo però il particolare della birra sulla stufa: ne rimasi "scandalizzato). Ho riletto da poco Siddharta e devo dire che è stato una riscoperta felice; Hesse è un autore che può diventare uno dei "compagno di strada" nella ricerca artistica e spirituale.

 Klara Rubino - 27/04/2018 20:30:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Grazie Gianni!
Lo ammetto con le gote rosse, un po’ romantica è d’altronde taluni dicono che Hermann sia l’ultima espressione del Romanticismo tedesco; il mio però è de’noaltri !!!
Ho fatto confusione nel precedente commento sul titolo di un romanzo: il lupo solitario è un racconto bellissimo, sempre del nostro,ma io pensavo al "lupo della steppa "

Vedi quest’altra poesia che è un’ altra testimonianza di quanto già detto:

A Pubblicato il 17/02/2017 12:32:11

Vai da solo

a far le fotografie a Rutelli alla maratona di Roma

io resto qui, con una gamba sul bracciolo del divano

a leggere Hermann Hesse  " Il lupo della steppa".


E per due giorni non voglio saperne più niente di te,

Amore mio, anche se mi mancherai, lo so.

 
Indifferenza verso i passeggini sotto i portici della Coin

un serpente che di notte risale le caviglie fino a mischiare la sua saliva con la mia ed il mio primo racconto consapevole.

Lo intitolai " L’ultimo viaggio".

 

 Gianni Vavassori - 27/04/2018 17:56:00 [ leggi altri commenti di Gianni Vavassori » ]

Bella, romantica, riletta.

 Franca Colozzo - 26/04/2018 17:59:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Sai klara, in questo periodo della mia vita, sarà l’esperienza maturata sarà un affinamento della mia percezione, mi trovo spesso a navigare quasi in un mare di sensazioni collettive, "sharing emotions" come si suol dire in inglese, e ad entrare in simbiosi con gli altri. Non vorrei che questo mi portasse guai, perché non sempre le altre persone riescono a percepire lo scopo positivo dei miei commenti. Pensavo di aver preso una cantonata con te e stavo in procinto di scusarmi. Vedo però che il mio sesto senso ha colto le vibrazioni ed il significato recondito della poesia.
Certamente tutti vorrebbero un amico come Hermann Hesse, tedesco come si evince dal nome. Vedo che sai anche il tedesco, una delle mie passioni per poter leggere Goethe in originale, ma ti confesso che non lo conosco ancora bene, per non averlo potuto approfondire. Purtroppo nella vita non si può far tutto!
Anch’io, come te, ho dovuto combattere contro genitori ostinati, che hanno cercato di soffocare la mia libertà, che per ha la stessa tua valenza ed importanza. Io l’identificato con il mare=libertà questo mio amante solitario. Le prigioni ce le siamo comunque costruite da soli: tabù sociali, religiosi, culturali e schemi precostituiti, soprattutto nei confronti di noi donne, ci hanno letteralmente rovinato la vita. Dei tempi dei Figli dei Fiori ricordo solo con rimpianto il mio desiderio di fuga verso l’India e il Tibet, rimasto un sogno incompiuto. Mai e poi mai i miei genitori mi avrebbero consentito quel viaggio! Poi la libertà tanto agognata l’ho avuta con il matrimonio, ma dopo dodici anni di un lungo fidanzamento con il mio attuale marito. Gli dico grazie per avermi insegnato l’amore per il mare, ma poi da una prigione si passa ad un’altra (famiglia, marito, figli), anche se per fortuna nel mio caso è aperto di idee. Dopo questa mia lunga confessione, ti saluto con simpatia. Le belle prigioni sono tutte dorate, ma l’unica azzurra è quella della Libertà. Buona serata.

 Klara Rubino - 26/04/2018 17:06:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Che bella Franca la tua interpretazione!
Rileggendo la mia poesia con i tuoi occhi la trovo un microscopico intimo romanzo!
Il mio amico Hermann ha scritto qualche poesia certo se ne intende, me è più bravo in prosa!
Si tratta di Hermann Hesse, ogni tanto ci ritorno, l’ho già detto che se scrivo è grazie a lui, a quella sensazione di simbiosi quasi di deja vu che ho provato leggendo i suoi romanzi brevi e meno brevi.
Sotto le ruote è il primo che ha scritto a quattordici anni, ho rivissuto quella sensazione di giogo che può essere l’infanzia se hai dei genitori che vogliono condizionare le tue scelte, mentre tu hai una irrinunciabile indole...poetica.
Ami la libertà il vagabondaggio il contatto con la natura e vivi come una prigione tutte le imposizioni atte ad ottenere e conservare un decoro borghese.La tua sensibilità diventa fonte di disperazione.
Ho citato/ accennato ad altri romanzi: Il lupo solitario ed Il gioco delle perle di vetro.
La storia del tradimento è la trama del lupo solitario, c’è una verità materiale che però riguarda un fidanzato ed un periodo di LIBERTÀ causato anche dalla scoperta in me di questa nuova vena, che poi è l’unico vero amante anche oggi.Ma ho cercato di renderla interpretabile anche nel senso di "Klein e Wagner " ovvero abbandonare la parte conosciuta e legittima di sé per conoscere quella nascosta ed il mondo oscuro che necessariamente si spalanca a quel punto.
Sacra notte è proprio la poesia che scrissi nel terrazzino in Umbria, dai familiari soprannominato il Pensatoio, che si affaccia sulla vallata e sul tramonto,dopo la suggestione di un poetico passaggio di Knulp,romanzo breve scritto sempre del mio amico!
A dire il vero ci ho aggiunto qualche tocco della me di oggi, dovuto, come dovuto è il mio percorso tutto ancora da percorrere vagabondando!

Ivan grazie, sono felice del tuo passaggio dalle mie parti!

 Ivan Pozzoni - 26/04/2018 16:33:00 [ leggi altri commenti di Ivan Pozzoni » ]

Bella! :-)

 Franca Colozzo - 26/04/2018 16:01:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Klara, questo tuo amico Hermann la doveva saper lunga sulla poesia! Se non ho frainteso è lui che ti ha invogliata a scrivere le prime volte. Ma mi è sembrato di capire che è stato anche il tuo amore segreto o comunque una persona importante nella tua vita.
Si sa gli amori sono imperscrutabili, a volte effimeri a volte, come il fuoco delle vestali ardono tutta la vita. A volte ci annebbiano e ci spingono giù, nel torbido di una stagnazione, oppure ci elevano verso il cielo. La nostra fragilità ci porta spesso a cogliere l’istante, poi a pentirci di averlo fatto. Ma tutto è riposto nella nostra mente; bene e male spesso sono tra loro in conflitto. L’unica certezza è la nostra capacità di alzare gli occhi verso il cielo anche quando le nubi s’addensano e, tra di esse, cogliere gli sprazzi di azzurro e di serenità.
Comunque quel terrazzino con il glicine rosa è stato sicuramente il luogo magico dove tutto è iniziato in una commistione di amore e poesia. Spero di aver colto il senso della tua lirica. Ti auguro una buona serata.