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Commenti al testo proposto da Giuseppe Terracciano
testo appena modificato -gi proposto

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 Franca Alaimo - 04/06/2010 22:39:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Non manca a Tagore quella profonda letizia del cuore che ha la sua sorgente inesauribile nello spirito. Grazie ad essa egli guarda alla sacralità del lavoro che permette alla vita di continuare ad essere, generazione dopo generazione, più forte e più duratura degli imperi.
E’anche uno sguardo per gli umili, di contro la superbia ed il potere, al loro semplice modo di esserci, cantando, che è un grazie reso al Supremo. Tagore è un poeta della gioia. Oggi è raro trovarne Tra questi, Lorenzo Mullon, lui, sì.