Laura Turra
- 05/05/2018 06:43:00
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Mi commuove sempre, Nando, la profondità dei tuoi commenti. Essi arrivano dove le mie parole non possono o non sanno. Colgono bellezza dove c’è solo un piccolo barlume, una pagliuzza. Per questo e per tanto altro mi sei infinitamente caro. Ti ringrazio per tutto quanto condividi del mio pensiero e delle mie parole. Un abbraccio grande, con il mio affetto
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Ferdinando Battaglia
- 05/05/2018 06:23:00
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Il vocabolario è la tavolozza del poeta, che sceglie le parole non solo in virtù dellidea che vuole esprimere, ma pure dellimmagine che vuole costruire o dei suoni cui affida la voce del proprio io poetico; allora mi sono chiesto il senso di quel laggettivo iniziale: "largo". Ho cercato brevemente su di un dizionario online e ho letto, tra i fari significati: "ampiezza". Quini ampio è il vento, così largo da riempire lo spazio di una stanza vuota, di circondare il silenzio che traversa la solitudine di chi " attende" lamato, di chi vede sempre davanti a sé, ancorché in lontananza, il cielo, dopo che lo sguardo del cuore ne ha conto i segni e le diverse gradazioni di luce: "scuro nei rami", più chiaro nei fiori, più cielo ancora se lo sguardo dai segni immediati si affida ai simboli del cuore, capace di " leggere" lInvisibile: la lontananza, lassenza, il vuoto, la casa e di fronte il cielo, poi la stanza, figurazione dellintimità amata ora "mutilata" di una parte dalla finitudine terrena; ma cè il vento, altro segno, direi simbolo, la "Ruah" che è il soffio dellAmore, che respira accanto alla solitudine, che dice il soffio dellassente amato e desiderato e, proprio per questo, proprio perché dellAmore e nellamore il Soffio è lEterno, percepito non solo come viva memoria ma come presenza ancora amante: chi ama, sia nel visibile che traversando con il proprio amore ogni vuoto" genera lamato diventandogli "madre", il primo atto amante è " partorire" visceralmente lamato.
Ti abbraccio forte
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Franca Colozzo
- 04/05/2018 18:43:00
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Limmagine del vento, associato alla persona amata, fluttua nella stanza come un fantasma che attraversa spazi vuoti, non fisicamente ma affettivamente. La pioggia pare rivestire un ruolo catartico rispecchiando la tristezza che grava sulla tua anima. I pruni, però, con i loro fiori rosa preannunciano una fase di sereno che presto si aprirà davanti ai tuoi increduli occhi, così come lo squarcio di luce che si intravede in fondo. Il respiro del tuo amato tornerà a sussurrarti, come il vento ora impetuoso, dolci parole. Respira, Laura, la ritrovata luce dentro di te e vedrai che il miracolo si compirà, trasformando le folate di vento in brezza leggera e carezzevole. Un caro saluto. Buona serata.
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