Arcangelo Galante
- 31/12/2017 14:53:00
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Una pagina, con due articoli, che possiedono lintensità di un celato legittimo sfogo, su di una libertà, spesso, impossibilitata ad adempiersi, nonché il coraggio di mettere a nudo la verità, inerente la descritta realtà, sagacemente intavolata dai pubblicanti. Un aspetto, questultimo, che, in molti ambienti, invece di essere accettato e compreso, viene penalizzato. Nella moderna società dellapparire e dogni finzione immaginabile, sembra proprio che non hanno più alcun genere di importanza, lascolto dei bisogni naturali di un tipo di diverso amore, giacché, essi, suscitano disapprovazione e qualche sarcastica risatina, prima della messa al bando, come espressione abitudinaria di una società incapace di adeguarsi a manifestazioni affettive, differenti da quelle eterosessuali. Del resto, lelasticità mentale, resta una prerogativa in chi nasce con una sensibilità peculiare, che non è spiegabile, facilmente. Ritengo sia sempre lintelligenza a renderci superiori, dinanzi ai pregiudizi, ai credi, in generale, e davanti a errate convinzioni che ben poco hanno a che vedere con il rispetto dellespressione dellanima. Ovviamente, è sempre tutto opinabile. Un cordiale saluto.
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Nando
- 26/01/2016 08:39:00
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Per ora (sono in bus verso il lavoro), ho letto solo Bianchi (poi leggerò il resto). A parte la premessa redazionale, contestabile in due punti: non vi è ragione ma constatazione; miseria ideologica e religione dellignoranza nob credo sia il corretto approccio ad un sentire consolidato che chiede invece ascolto per destutturarsi e perdere il perdibile Infine, dallarticolo, non credo che energa la legittimazione teologica (che non è richiesta da chi non crede), né un riconoscimento delle unioni civili omosessuali (necessario ed ineludibile) come premessa allequiparazione con listituto famigliare. Tutto resta sospeso per il primo punto, si ritiene improponibile il matrimonio religioso e ci si appella alla misericordia. Dov"è la rivoluzionaria novità se lomofobia religiosa o laica comunque è ancor prima inaccettabile anche per un cattolico. Il punto vero non sono le unioni civili e i loro diritti di coppia, ma il tema dellequiparazione con lisrituto famigliare eterosessuale e le sue implicazioni sociali.
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Rosaria Di Donato
- 25/01/2016 23:40:00
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A proposito dellarticolo di Enzo Bianchi io vorrei ricordare che anche il Cardinal Martini era favorevole alle unioni civili tra persone dello stesso sesso in quanto questo è fattore di ordine sociale e , dunque, di civiltà.
Un cordiale saluto,
Rosaria Di Donato
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