Klara Rubino
- 17/11/2018 09:52:00
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Cara Franca, secondo me quel bambino è Dio, perché gioca con gli elementi della vita osservando la sabbia che assorbe lacqua e lacqua che emerge dal sotterraneo; s.Agostino, il quale anziché lasciarsi coinvolgere, lo interroga sulla sensatezza di quei gesti, è luomo, spiritualmente immaturo, che si affida solo alla ragione. La mia fonte è simile a quella descritta da te. La mia religione è una, nessuna e centomila! Più è personale la fede più è universale, quando personale non significa superficiale, ma autentica. Ha iniziato a svilupparsi a causa del fine, dello scopo di vita che mi sono proposta: serenità; raggiungere una serenità radicata, sì e con la chioma esposta alle correnti della vita.
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Franca Colozzo
- 16/11/2018 23:40:00
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La tua fede ti salverà. Non ho la fonte damore a cui tu ti abbeveri, anche se credere serve a non smarrirsi per le vie anguste del mondo. Ipotizzo lesistenza di unentità al di là dei nostri limitati confini spazio-temporali. Penso sempre a S. Agostino ed allacqua del mare impossibile da versare, come in quellaneddoto famoso, in una buca scavata nella sabbia da un bambino. Noi siamo quel bambino e Dio è il mare, linfinita estensione senza limiti temporali. Ci perderemo in questo pensiero? Chissà? Limportante per me è lamore universale, senza il quale solo il caos dominerà il mondo. Scusa le mie elucubrazioni notturne, ti auguro un felice fine settimana.
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