Maria Musik
- 16/02/2012 21:21:00
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Credo sia unoperazione di grande valore quella di assicurare una traduzione che non "sconvolga" le opere poetiche di autori stranieri e ce le restituisca, quanto più possibile, gravide del senso e degli "umori" originali. Mi colpisce la scelta di significare questa accuratezza anche attraverso la "confezione editoriale". Certo, il tutto è destinato agli amatori e, di primo acchito, sa un po di elitario. Ma, è pur vero che, se operazioni simili si fanno per un sigaro od una bottiglia di vino, perchè non poterle pensare per la poesia che è strettamente connessa al piacere estetico? Inoltre, non nascondiamoci dietro facili demagogie, ammettendo che la tradizione poetica cinese non è largamente conosciuta ed accessibile ai più. Non so quale sia la politica della casa editrice ma spero che, esaurita loperazione di alta qualità, si possa pensare ad una diffusione su "più ampia scala", magari di “estratti” che aiutino gli amanti della poesia, meno acculturati in materia, ad avvicinarsi a questa espressione della cultura orientale.
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