Laura Turra
- 08/07/2019 09:33:00
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<<Spagino un libro di poesie… / e grazia ancora mappare ogni parola>> Sì, basta poco (talvolta la poesia) e la grazia, per quanto tenue o nascosta possa essere sotto il "nero della vita", affiora, sempre torna a noi come una possibilità di affrancamento dal nulla. Gil, sempre per te un abbraccio caro.
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Gil
- 05/07/2019 13:42:00
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Prof., ti direi così: Per un commento come il Tuo, ancorché fossi al mio ultimo giorno di sole, valsa ne sarebbe stata la pena di aver vissuto.
Grazie, di cuore; e per il Tuo splendore.
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cristina bizzarri
- 04/07/2019 10:28:00
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Un accostamento impensato, che fa intuire tutta la meravigliosa, miracolosa e terribile drammaticità del vivere. Così, un gesto necessario e minimo può essere il trampolino verso pensieri altri, intrisi di filosofia, teologia o semplicemente di una riflessione sulla nostra caducità.(Che sempre filosofici e teologici rimangono, anche se non auproclamantisi). La nitidezza della scrittura proviene da un sentire che ormai è intessuto di una sensibilità troppo profonda per limitarsi a vedere le cose soltanto come cose, ma va oltre, cogliendone il rapporto continuo e misterioso con il tutto. E la scrittura è duttile, non deforma questo pensare ma lo restituisce in tutta la sua pienezza, senza mai essere pretenziosa o violenta nel voler dire. Allora la poesia nasce sana, forte, autentica. Bella.
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