Rita Stanzione
- 18/12/2019 15:42:00
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La tua lettura è molto accurata, Franca. Niente dellatmosfera descritta sembra esserti sfuggito. Per la precisione, mi sono ispirata a qualche episodio (non frequente e tanto meno quotidiano) di spostamento in metrò. Per fortuna non si respira sempre lo stesso clima. Grazie per essere passata.
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Franca Colozzo
- 18/12/2019 00:40:00
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Limmagine disincantata della metro mi fa tornare indietro ai tempi delluniversità. Non ho vissuto, per mia fortuna, il disagio giornaliero dei lavoratori pendolari, sballonzolati qua e là in una continua asfissia di ripetute immagini: il lettore incallito, che sfugge così alla noia dello sferraglio continuo e dello stridio dei freni, o allapatica assenza di fantocci umani presenti solo in apparenza. In questa tua poesia, Rita, sembra che tu riviva lincubo giornaliero nel raggiungere la sede del lavoro. Ma forse è solo una mia impressione... Ad ogni modo la descrizione ben illustra il percorso quotidiano di tanti lavoratori pendolari sia di metro che di treni.
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