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Commenti al testo di Klara Rubino
Spennacchiata
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Gil
- 25/01/2020 23:50:00
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Lorenzo, parlare di risibilità, di merda, di psicanalisi, di approvazione compiacente è, a mio modesto parere, oltrepassare la dialogica argomentativa e degradare verso la denigrazione della persona dellinterlocutore, di cui nulla di più sappiamo se non quanto appare in un ambito specifico e ristretto e, soprattutto, occasionale e virtuale (ma anche nella conoscenza diretta arduo è dare un giudizio così nettamente psicoligico), mentre corretto sarebbe il confronto delle idee sul tema dinteresse. Erica Jong, in "Come salvarsi la vita", fa dire ad un personaggio che nessuno scrittore può vantare originalità, ma si è sempre debitori delle parole di qualcuno; e molti dei grandi poeti, basta leggere qualche introduzione critica o commentaria, per apprendere la "predazione" di materiale originale poi riutilizzato o come citazione o in rifacimento, senza alcuna violazione o plagio ma per puro amore della poesia (daltronde, Lorenzo, non è già luso duna lingua la "riscrittura" di parole daltri?), che è perpetuazione della bellezza, tensione della sua ricerca, sperimentazione nella prospettiva di scoprirne nuovi orizzonti ed altro di più. Credo che lequivoco do fondo o il tradimento dellarte nasce quando la sua pratica diventi assoluta competizione, vanità di autoaffermazione, ricerca di gloria mondana o timore di sfigurare rispetto allaspettativa narcisista del nostro io che sempre vuole primeggiare in qualche modo; ma la poesia è unaltra cosa da tutto ciò, è qualcosa di più alto che non il raggiungimento di un mero successo editoriale. E, come disse Bellezza in unintervista: "di poeti ne nascono non più di quattro o cinque in un secolo", per cui... Se Klara ha il "vizio" di riscrivere testi daltri, non lo fa per ragioni freudiane o a causa di un suprematusmo egoico, ma per quellentusismo tipico dei giovani, degli innamorati, dei neofiti; e non dico questo per compiacenza o per scambio di complimenti, ma per lintima convinzione che la poesia sia un universo inconoscibile, dove tutto può accadere ovvero è molto di più e altro delle nostre definizioni in cui la recludiamo. Forse è questo, Lorenzo, lo spartiacque ovvero ciò che ci vede distanti: due concezioni diverse della poesia e due modi diversi di viverne lincanto. Un ringraziamento a Klara per la sopportazione delle mie troppe parole e un saluto ad entrambi.
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Klara Rubino
- 25/01/2020 16:13:00
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...sinceramente che mi ammiravi me ne ero accorta!...nonostante quanto dici!- sorrisi- E grazie x il gratuito responso clinico ( con quello che costano gli psicanalisti!)
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Klara Rubino
- 25/01/2020 11:06:00
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...prima dici che lo faccio in buona fede, poi che lo faccio per dimostrare dessere superiore.
Lo faccio per confrontarmi: cè sempre da apprendere luno dallaltro, come dice Gil, se cè vero ascolto, e lorgoglio è nemico dellascolto.
Ciao e buona giornata.
Grazie Gil per il tuo prezioso intervento, intuisco che non hai voglia di entrare in polemica e che ti sei sforzato! Grazie ancor più.
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Gil
- 24/01/2020 23:17:00
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Perché non venga riscritta una poesia occorre che non venga letta, poiché già il lettore la "traduce" ovvero la "tradisce" con la propria interpretazione. Rifare , riscrivere, attingere a piene mani un testo daltri è riconoscerne la validità poetica; altro è il plagio ovvero la falsa attribuzione autoriale. Questo come dato oggettivo, altra cosa è la legittima sensibilità dognuno. Per quanto riguarda le regole di pubblicazione, è sufficiente e necessario osservare quelle prescrittive del sito ovvero il regolamento che ogni suo iscritto ha il dovere di osservare.
Ciao, Klarissima! E sempre grazie...
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Klara Rubino
- 24/01/2020 18:43:00
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La mia convinzione è che Poesia sia un nome collettivo, come flotta, stormo o sciame perché in poesia si rappresenta la parte più profonda di sé che è universale ed è comune a tutti i tempi. Uno che scrive poesia si dona! Si può rubare la Luna? No, perché è di tutti e così... lanima più profonda. Ti ribadisco che la tua è un opinione personale perché a me non accade così: io sono contentissima quando qualcun altro passeggia in punta di penna o corre su mie poesie. Anche la mia sarà una convinzione, condivisa da alcuni e non da tutti!
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Klara Rubino
- 24/01/2020 15:06:00
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Perdonami il "cè " anziché "ce": se non ci clicco sopra sto cellulare scrive quello che gli pare!
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Klara Rubino
- 24/01/2020 15:04:00
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Salve Lorenzo, il titolo di questa poesia è stato inizialmente " Mama, non mama" ...infatti cè lalternanza di un verso che rappresenta il domandarsi se "mama" con un altro, al petalo successivo, che rappresenta il timore o la sensazione del "non mama"; in fase di pubblicazione ho cambiato idea sul titolo, pensando che di suggerimenti non cè ne fosse bisogno, visto che qui siamo tra lettori-poeti, ma ancora mi domando se abbia fatto bene; forse no: a volte ci si illude di comunicare di più di quanto in realtà si riesca a fare. Grazie per il tuo passaggio ed apprezzamento, anche se non mi piace che tu dica cosa si deve o non si deve fare, è una tua opinione, ma ognuno deve seguire la propria strada e le proprie idee, anche pagandone le conseguenze. Questo è essere se stessi ed è quello che faccio. Ricambio il Saluto!
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Klara Rubino
- 24/01/2020 10:05:00
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Salve Salvo!...San Salvador! Questa volta mi è arrivata lispirazione sulla struttura della poesia, anziché su dei versi!...insolito! Hai fatto tana a Platone!...e adesso? Chi libera tutti?
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Salvatore Pizzo
- 23/01/2020 14:52:00
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eheheheheh! Simpatica assai. Mi piace molto anche quello che mi pare cenno a Platone"Nella caverna solo schermi al plasma." Effettivamente, mi vien da pensare cosa avrebbe detto il filoso degli uomini racchiusi nella caverna, seduti con le spalle agli schermi al plasma. Ed il loro vederne solo le ombre alle pareti dei programmi di Bruno Vespa, Mario Giordano, De Filippi, Conte, Amadeus... Grazie di cuore anche per la riflessione oltre che per il sorriso.
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