Dedalus
- 13/12/2020 21:19:00
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Eccola qui in questa lirica, intensa e soffusa, emergere quellinfluenza malinconica che da sempre avvolge le scritture della poetessa... la sua eterna attesa "Aspettiamo/aspettiamo invano"; quellattesa/sogno "sogniamo ancora/.../un bacio che ci dia respiro" che già in altre sue opere ha inciso profondamente dandoci delle vere piccole perle; frammenti di una psiche sofferente tra amore ed aneliti insoddisfatti che giustificano quel suo ricorrere costantemente ad immagini che da sempre, fin dallinfanzia, laccompagnano celate a volte da un lessico tendente allastrazione. Tutto ciò ci fa comprendere del perchè di questo suo procedere che in realtà è concretezza, una forma tutta particolare di "realismo" puro, cui lautrice fa ricorso scrivendo proprio come farebbe un naufrago che sggrappa a qualsiasi cosa sentendosi risucchiato nellabisso. Stupenda!
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