Dedalus
- 10/02/2021 22:40:00
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Ho letto e riletto almeno 4 volte questa magnifica scrittura e mi piace soffermarmi sul primo verso "Ora amo il nero il bianco" e pensare sul perchè di questa scelta, il nero o il bianco, la poetessa dice per la loro netta distinzione, non ammettendo che possano coesistere anche altri colori o sfumature di questi e dice anche di averne paura. Ed il tutto si può forse, ma con molta approssimazione, giustificare come si può giustificare la coesistenza di stati danimo, come la gioia o la malinconia, come la gioia sfrenata di balli in piazza nelle notti estive o la quiete ed il silenzio dun eremo. Forse quel travalicare di volti e sguardi e corpi nel corso di queste manifestazioni? O forsaltro? E poi nella chiusa disvela ciò che la spinge: i suoi "traguardi ed i suoi pensieri" che albergano là dove solo "aquile e gabbiani" volano. Testo veramente stupendo.
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Dedalus
- 10/02/2021 22:37:00
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Ho letto e riletto almeno 4 volte questa magnifica scrittura e mi piace soffermarmi sul primo verso "Ora amo il nero il bianco" e pensare sul perchè di questa scelta, il nero o il bianco, la poetessa dice per la loro netta distinzione, non ammettendo che possano coesistere anche altri colori o sfumature di questi e dice anche di averne paura. Ed il tutto si può forse, ma con molta approssimazione, giustificare come si può giustificare la coesistenza di stati danimo, come la gioia o la malinconia, come la gioia sfrenata di balli in piazza nelle notti estive o la quiete ed il silenzio dun eremo. Forse quel travalicare di volti e sguardi e corpi nel corso di queste manifestazioni? O forsaltro? E poi nella chiusa disvela ciò che la spinge: i suoi "traguardi ed i suoi pensieri" che albergano là dove solo "aquile e gabbiani" volano. Testo veramente stupendo.
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