Dedalus
- 12/03/2021 19:25:00
[ leggi altri commenti di Dedalus » ]
Stupenda questa riflessione che si allontana da quella che è la sua tendenza verso la scrittura autobiografica. In un concentrato di pochi versi un riflesso sulla vita che al momento attuale spesso viene oscurata da un quadro di morte "E un augurio che stona la speranza/ora che contiamo i morti/ed ammettiamo il nostro fallimento"; una riflessione piuttosto amara in quellammettere errori di valutazione di cui si piangono ora le conseguenze. Un voler dire "Cosa vogliamo sperare?", domanda che è quasi suggerita al lettore, ed allo stesso tempo cè la considerazione finale sul nascere e sul morire: la vita considerata come meraviglioso dono palpabile e la morte come "mistero" insondabile, un qualcosa di cui non sappiamo, un viaggio nellincognito.
|