Dedalus
- 08/05/2021 23:01:00
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Ormai noi si vive in un tempo in cui le ideologie ed i sentimenti sono fuori luogo e quasi derubricati, la poesia rimane come una boa o meglio un faro e sembra volerci dire di questa autrice che carica di effetti acustici le sue scritture con voci e suoni che potrebbero sembrare inesplorabili ma che sono allindice di massima attenzione. In questo testo molto intimo dedicato al padre "D’un qualsiasi corpo tirato su per i capelli/.../ora avrei solo memoria", nel quale leggiamo di un dolore vivo ancora oggi, non cè un qualcosa che si trasmette o si comprende, ma un qualcosa che sentiamo a pelle mentre un brivido, leggendo, percorre la nostra schiena "e dell’aspra lotta per contrapporre/al pericolo il desiderio di vita", e che viene espresso oltre le rappresentazioni o le finzioni della realtà. In quel "Tu invece sei..." cè tutta la potenza espressiva del dolore tuttora presente, denso come può esserlo quello vero, e la figura del padre balza viva e forte stagliandosi su un orizzonte poetico di vasta panoramica come un raggio che torna a squarciare il velo delle tenebre. Testo bellissimo.
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