Dedalus
- 08/07/2021 22:35:00
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La poetessa in un "continuum" manifesta la sua essenza scrivente, continua a mettere insieme in versi schegge di pensiero, riflessioni su se stessa e sul quotidiano, quasi come se fosse il primo attore che attraversa una valle sconosciuta ed al tempo stesso ne fosse anche il guardiano "Semplici gesti sopperiscono alle parole/tessono fili creano giochi/disegnano mappe per evadere/i confini della noia". Approdi, litorali disole esotiche e non, e tutto ciò che può essere meta dinteresse di un viaggio, il suo, diviene sostanza, memoria solida, parola, stratificazione per il suo carniere di versi, "Sguardi inseguono desideri/racchiudono pensieri/si cullano carezzano". Poi lautrice sembra improvvisamente mettersi a dialogare con quel "leggimi" quasi come se volesse dire al lettore "vesti i miei panni". Liriche come questa sono come un qualcosa che sa di fresco e fragrante.
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