Dedalus
- 21/07/2021 23:05:00
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Dovunque e comunque letti, versi come questi, raggiungono il cuore di chi legge "Arrivò così l’inferno sulla terra d’un tratto/mentre un soffio di vento prometteva ristoro". Qualcosa di grave avvenne in quel mese di luglio "Le cicale incessanti ubriacarono l’aria/le parole gravi come rintocchi.", il tono è grave e solenne, tutto fa presagire ad unimprovvisa mancanza, un allontanamento funereo "Il tuo tempo al gong finale"; ma si sa nellarte non esiste tempo che tale possa essere definito in scansioni cronologiche, ma esiste un tempo chiamato memoria in cui sintrecciano vicende, assenze, presenze e ritorni. Dire versi stupendi, infine, dei due versi in chiusura "Ho chiesto il vento per raggiungerti/ma tu eri il mare" sarebbe banale, io li definirei eccezionalmente belli.
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