Dedalus
- 09/08/2021 23:05:00
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Sincrespa la voce mentre la poetessa scrive e narra di sè e forse anche daltri, e le sue riflessioni si levano lievitando un pathos che cresce a dismisura prepotente e forte "Questo non avere nulla porta/al pensiero assurdo/che nulla ci è più necessario". Il tema pur variando in ultima analisi continua sulla falsariga di sempre: illusioni e delusioni, il tutto in un andare compresso; ci sarebbe molto da disquisire su un tema del genere, ma limito la mia analisi alla naturale affermazione caudale "E questo non avere nulla/è una ricchezza immane/per noi che abbiamo solo noi", in cui lautrice sfronda il proprio stile da inutilibarocchismi superficiali tanto cari a numerosi autori. Complimenti.
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