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Commenti al testo di Franca Alaimo
Nuovi Salmi

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 marzia alunni - 28/12/2012 18:29:00 [ leggi altri commenti di marzia alunni » ]

Apprezzo molto il testo che Franca Alaimo ha voluto donare ai nuovi salmisti, ai lettori e, forse, a Chi è sempre al nostro fianco, Dio, il Tu Assoluto dell’uomo. Le parole della sua recensione sono ispirate, semplici, ma dichiaratamente profonde. Comprendere, ad esempio, la centralità del Cristo, quale tramite fra i salmisti della Bibbia e i nuovi autori, è essenziale. Si tratta di credere nell’amore divino, nel braccio teso a sostenerci come figli. Bella questa semplicità evangelica che poggia comunque su tanta teologia e filosofia, un’allusione più o meno implicita, certo non ostentata, ma rivelata con grazia e senso del dialogo totale. I richiami a Turoldo e la chiusa del testo riprendono un certo discorso teoretico, stanno infatti a ricordare il dovere di istruirsi cristianamente. Consiglio di far leggere questa Antologia, anche a scuola. Il testo di Franca sarà un’utile meditazione d’accompagnamento. Auguri alla Redazione tutta! Marzia Alunni

 Gian Maria Turi - 22/12/2012 10:04:00 [ leggi altri commenti di Gian Maria Turi » ]

E’ una recensione questa molto interessante e che tocca alcuni punti davvero sensibili dell’esperienza mistica, primo tra tutti quello espresso dalla frase “Il ritorno a Dio – scrive Magghid di Mezzitch – è nel peccato come l’olio nell’oliva”.

Personalmente, ma solo sul piano della predilezione religiosa, se posso esprimermi così, in un ipotetico dibattito teologico con Franca dissentirei su almeno un paio di punti: quello che il cristianesimo sia compimento dell’ebraismo (leggi: dalla vendetta all’amore), laddove una conoscenza più approfondita dei testi della tradizione ebraica, che non si fermano certo alla Bibbia, fa comprendere quanto del discorso dell’amore di Dio e per Dio sia imbevuto l’ebraismo, tanto poi da produrre al suo interno (!) una figura come Gesù di Nazaret; e quello che Dio, non avendo dettato i nuovi salmi ai poeti contemporanei, non li abbia dettati anche agli antichi salmisti, laddove uno dei cardini dei testi sacri dell’ebraismo è che, anche quando espressi in forma di legge o di precetti, essi sono opera della Ruach, cioè dello spirito di Dio che parla attraverso alcuni uomini, uomini investiti del carisma, e solo in ciò si differenzia il testo spirituale da quello poetico. Certo, i criteri per compiere tale distinzione non sono alla portata di tutti e perciò anche in questo occorre un "atto di fede" per credere che ciò che alcuni dicono sia vero ma, a mio avviso, un atto di fede molto meno paradossale di quello necessario per credere nell’incarnazione o nella transustanziazione.

A Franca, eccellente lettrice nonché poetessa, auguro un felice Natale.

 rosaria di donato - 21/12/2012 18:31:00 [ leggi altri commenti di rosaria di donato » ]

"...questi salmi, che esprimono l’inquieto spirito della modernità. Sono la voce delle nostre limitatezze e della nostra gloria, della nostra debolezza e della nostra forza, del nostro essere e del nostro volere essere, del nostro errare e del nostro bisogno di purificazione, delle nostre paure e dei nostri sogni". Condivido quanto scrive Franca Alaimo e anche tutta la difficoltà che noi salmisti abbiamo incontrato nell’accogliere alcuni di questi testi veramente molto duri e nel tradurli in un’esperienza nuova di linguaggio, di contenuto e di fede!

Un caro saluto,

Rosaria Di Donato

 Narda Fattori - 21/12/2012 17:19:00 [ leggi altri commenti di Narda Fattori » ]

Splendida recensione che è anche una lucente riflessione su temi .... infiniti. Non avendo letto il libro, colgo , forse, l’aspetto soggettivo, ma l’escussione dei temi mi ha incantato.