Franco Fabiano
- 23/02/2012 14:45:00
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Argomento impegnativo e, di conseguenza, tra i più illuminanti per luomo moderno secolarizzato. La figura del Cristo, umile e nel contempo maestosa, si frappone alluomo spesso incredulo dinanzi alla propria stessa fede. Oppure dubbioso, titubante, orientato ad un credo facile, comodo, elementare. La verità, la suprema verità del vivere eternamente può confondere coloro che non si accostano al mistero ma, contrariamente, lo ignorano oppure lo negano con grande convinzione. Limmagine essenziale di Gesù dovrebbe semplicemente rammentarne il messaggio nitido, solenne, straordinario. Saluti. Franco Fabiano
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leopoldo attolico
- 24/04/2011 21:17:00
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Di nostalgia di Gesù ce nè tanta in giro , di quel Gesù che se tornasse prenderebbe a calcioni nel sedere una chiesa cattolica che fa acqua da tutte le parti ( per usare un eufemismo ) . Ma la nostalgia ci riporta a ciò per cui vale la pena vivere , anche pagando di persona . La nostalgia come pratica di vita , sempre .
- E un grazie a Roberto , in gamba come al solito .
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Antonio De Marchi-Gherini
- 24/04/2011 15:30:00
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A sentire qualcuno, vedi www.giorgiobongiovanni.it, Cristo è già qui perchè è leggermente incavolato, con dodici legioni di Angeli e qualche apostolo. Auguriamoci che rapiscano il Berlusca e allora laria diverrà un po più respirabile e forse le parole di Cristo potrebbero riprendere un senso pieno anche nella vita di tutti i giorni. Ovviamente complimenti per la bella , tenera e sintetica poesia.
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Meth Sambiase
- 23/04/2011 19:02:00
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Credere è un atto di assoluta fiducia. Forse la nostalgia del titolo è per tempi in cui era più docile dividere il pane e i pesci, ora cè solo da aspettare il ritorno ad una fede piena. Nel frattempo, la ricorderemo come un augurio.
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