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Commenti al testo di Maria Musik
Nostra Signora del Dolore

Sei nella sezione Commenti
 

 Giuseppe Terracciano - 28/05/2011 09:05:00 [ leggi altri commenti di Giuseppe Terracciano » ]

Cara Maria,
ho letto e riletto questa poesia. L’ho trovata estremamente profonda.
Molto bella in più di un passaggio.
Condivido i commenti precedenti.
Un saluto

 leopoldo attolico - 27/05/2011 11:24:00 [ leggi altri commenti di leopoldo attolico » ]

L’espressionismo di Maria Musik si declina qui a piena voce ma senza cedimenti sentimentali , confermandosi fluido ed incisivo , sempre godibile .

 Lorena Turri - 27/05/2011 10:59:00 [ leggi altri commenti di Lorena Turri » ]

"Accartocci i miei sorrisi"... Sai, Maria, quei sorrisi sono come un foglio accartocciato che non è strappato. Lo si può sempre ridistendere... è vero, restano i segni dell’accartocciamento, ma tra un solco, una ruga, una cicatrice e l’altra, il foglio è liscio ancora... e un grido di dolore, sì, squarcia il silenzio, quel silenzio (mi autocito) "che non vorremmo sentire mai"!
Hai pregato, Maria...io prego con te.

 Maurizio Sciascia - 27/05/2011 10:59:00 [ leggi altri commenti di Maurizio Sciascia » ]

Grazie Maria, mi hai molto emozionato.
Un caro saluto.
Maurizio

 Maura Potì - 27/05/2011 10:45:00 [ leggi altri commenti di Maura Potì » ]

Una preghiera vera, apparentemente senza devozione, di quelle preghiere piene di domande sul perchè di certi accanimenti...sono le preghiere che rivolgiamo soprattutto a noi stessi, per dare un senso alle nostre ferite. Eppure sono proprio le cicatrici a permetterci di sperimentare quella sofferenza che ci arricchisce e aiuta la nostra anima ad elevarsi...anche se non lo accettiamo fino in fondo, io credo che questo sia parte di un progetto condiviso da noi al momento della nostra nascita. Solo l’accettazione del dolore come misura e mezzo di esperienza, può dare conforto e vigore. Piaciuta molto, Maria.

 ro. per. - 27/05/2011 10:12:00 [ leggi altri commenti di ro. per. » ]

Chiedi di imparare una preghiera, ma l’hai appena scritta: Nostra Signora del Dolore. Testura spessa, liquorosa.

 Nando - 27/05/2011 09:21:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

"Veglio sulle rovine
chiedendo d’imparare una preghiera":
drammaticamente belli questi versi, condensato di una condizione umana cui nessuno(prima o poi)sfugge.

"Solo le tue urla
squarciano il silenzio."
Alla fine, chi ha scritto la poesia ha già imparato la preghiera, in una delle forme più autentiche.
Ciao Maria

 Loredana Savelli - 26/05/2011 22:02:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

"Veglio sulle rovine
chiedendo d’imparare una preghiera
che un qualche Dio d’Ascolto,
nascosto nelle pieghe
dei giorni millenari,
voglia esaudire".
Versi molto intensi.
Ciao Maria