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Commenti al testo di Marco Banti
27 Gennaio

Sei nella sezione Commenti
 

 Antonio Di Loi - 16/09/2011 14:35:00 [ leggi altri commenti di Antonio Di Loi » ]

concordo signora Musik con la sua risposta tranne che nel definire scelta poetica un ricalco... di una poesia... è mero esercizio assolutamente non poetico, grazie per la risposta.

 Maria Musik - 15/09/2011 15:34:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Il suo ultimo commento, signor Di Loi, mi lascia alquanto perplessa. Mi pare che quanto ho scritto chiarisca in maniera intellegibile ed esaustiva quali sono gli "indirizzi" e le "regole" che condividiamo su questo sito. Da una rilettura può evincere che la redazione tutela il suo e l’altrui diritto ad esprimere il proprio pensiero critico. Mi autocito: "Se un commento è ritenuto offensivo se ne richiede la cancellazione (che viene effettuata se, su insindacabile giudizio della redazione, se ne ravvisino gli estremi) e chi commenta è, comunque, invitato ad esprimere la sua critica in una forma che, senza mascherare od edulcorare il proprio libero pensiero, conservi il doveroso rispetto della persona".
Ciò che ho stigmatizzato è stato lo scambio reciproco di insulti rivolti alla persona. Lei ha il pieno diritto di considerare il testo in questione un mero esercizio di parafrasi ed anche di manifestarlo ed argomentarlo ma ritengo che non possa assolutamente accusare di plagio nè etichettare come "baro" l’autore utilizzando i nostri spazi, nè affermare che la redazione dovrebbe "espellerlo". Così come il signor Banti avrebbe dovuto esprimere con altri toni il suo disappunto e, magari, spiegare la sua scelta poetica piuttosto che ricorrere, a sua volta, ad insulti pesanti quali "ignorante" o "mafioso".
Il problema, nelle piazze virtuali come in quelle "reali", è, sempre e comunque, la comunicazione. Ci sono regole inviolabili se non si vuole scadere nella zuffa e la prima sta nel non passare dall’oggetto al soggetto. E’ difficile: chi è esente dall’averlo fatto almeno una volta, scagli la prima pietra. Se tutti, però, ci sforziamo di attenerci a questo stile relazionale, realizzeremo una piccola rivoluzione culturale e, permanendo la libertà di pensiero e di opinione, saremo nelle condizioni di confrontarci. Al contrario, ci ritroveremo con un gran mal di fegato ed un pugno di mosche in mano. Veda la vostra esperienza: invece di aprire un dibattito sulle scelte poetiche e su cosa renda una poesia "autentica", la pagina si è riempita di epiteti che, credo, abbiano "castrato" negli altri possibili interlocutori la voglia di intervenire.
Ritengo che sia per tutti noi, nessuno escluso, l’occasione per fermarsi a riflettere e migliorarsi.

 Antonio Di Loi - 15/09/2011 08:04:00 [ leggi altri commenti di Antonio Di Loi » ]

gentile signora Musik, seguo questo sito di poesia da tempo e penso di avere diritto di critica, se la poesia si ritiene quella ottenuta facendo un ricalco che ripercorra integralmente lo schema e interi versi di un’altra poesia ben nota, allora probabilmente non si è compreso bene il senso della poesia e dell’arte, mi sono limitato ad una critica e invitato ad avere una maggiore fantasia ricevendone pesantissimi insulti... ricalcare una poesia non è arte, è esercizio letterario che si fa alle scuole medie...

 Maria Musik - 14/09/2011 23:47:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Credo sia proprio il momento di seguire le sagge parole di Domenico.
La diatriba ha superato il limite imposto dalla net-etica, dall’educazione e, soprattutto, dal "luogo" in cui vi state azzuffando. Larecherche non è un talk show e non appreziamo risse verbali che travalicano ampiamente il motivo del contedere. Un conto è discutere di o su una poesia, un conto è arrivare ad insultare le persone. Qui sono volate parole come plagiatore, ignorante, delatore, mafioso. Non è ammissibile! Se volete continuare, fatelo in privato. Noi ci dissociamo.
Se un commento è ritenuto offensivo se ne richiede la cancellazione (che viene effettuata se, su insindacabile giudizio della redazione, se ne ravvisino gli estremi) e chi commenta è, comunque, invitato ad esprimere la sua critica in una forma che, senza mascherare od edulcorare il proprio libero pensiero, conservi il doveroso rispetto della persona.
Maria Musik - Redazione www.larecherche.it

 Domenico Morana - 14/09/2011 19:26:00 [ leggi altri commenti di Domenico Morana » ]

@ Marco Banti
@ Antonio (quell’Antonio?)

Chiedo perdono, balbetto ancora:

placatevi, vi prego!
Basta con gl’insulti tra poeti.
La poesia è di tutti ... è di nessuno.
Non si riduca mai il far poesia a una questione di possesso, di attribuzioni, di filiazioni, di copyright, di sospetti o certi plagi.
Il come e il perché spiegato per esteso e per sempre all’Occidente da Lautreamont, Burroughs, Bene, per far solo tre nomi di plagiari dichiarati.
Chi se ne frega di chi l’ha scritta. Questa poesia evidentemente funziona (allora come adesso.)
Che si vuole di più?
Chi è Marco Banti, chi è Antonio, chi è Domenico Morana? Ma che importanza può mai avere?
Scriviamo su LaRecherche.it. Per Proust e contro Sainte Beuve!

Imito e mi limito a un inchino a voi riappacificati.

 Antonio - 14/09/2011 18:35:00 [ leggi altri commenti di Antonio » ]

resta il fatto caro signor presunto poeta che lei ha BARATO... perchè eseguire un ricalco di una poesia è BARARE... pertanto se fossi nella redazione di questo sito la espellerei immediatamente... ma non si vergogna nemmeno un pò di quello che ha fatto? no... non se ne rende conto, continua a insultare il pubblico che la legge e la critica... impari ad accettare le critiche e soprattutto capisca una cosa fondamentale... scrivere poesia non è fare il ricalco! è inventarsela di sana pianta!

 Marco Banti - 14/09/2011 18:08:00 [ leggi altri commenti di Marco Banti » ]

Grazie Domenico per la puntualizzazione, pare, data l’ottusità, necessaria; ma ben altro è chiaro.
Davanti a chi si cela nella fogna dell’anonimato -per questo già in ottima compagnia di: ruffiani, delatori, mafiosi appunto e altra meraviglia umana-; a chi nell’esprimere un semplice concetto parte con il "tu" passa al "lei" per poi definitivamente annodarsi e perdere il senso di ciò che scrive ma sproloquia di poesia; è chiaro che la necessità del parlare degli altri serve da alibi per non pensare alla propria triste esistenza e quindi, per quanto mi concerne, quì si chiude la polemica.

 Antonio - 14/09/2011 17:36:00 [ leggi altri commenti di Antonio » ]

ho appena letto l’altra sua tra mille virgolette poesia... anche l’altra completamente riscritta... sai una cosa? sono tutti bravi a fare questo esercizietto nel corso di poesia per dilettanti... un ricalco che denota una bella teoria... avere cultura come lei pensa non significa saper scrivere una poesia... per quella ci vuole fantasia, e anima...

 Domenico Morana - 14/09/2011 17:27:00 [ leggi altri commenti di Domenico Morana » ]

Non per intromettermi, ma per un contributo, spero costruttivo, mi permetto di invitare i lettori ad un approfondimento su questa pagina:

http://www.webnews.it/2008/05/29/parole-virali-come-un-video-di-youtube/

Cordiali saluti

 Marco Banti - 14/09/2011 17:15:00 [ leggi altri commenti di Marco Banti » ]

Il "certo" a posteriori da esattamente l’idea della misera ignoranza nella quale Lei naviga.
Cosa peraltro già evidente nella sua incapacità di essere persona responsabile, ma, bensì, al pari dei vigliacchi, celandosi dietro un misero anonimato.
Resti nell’ombra; di perone "mafiose" ne abbiamo già abbastanza nella nostra povera Italia

 Antonio - 14/09/2011 17:05:00 [ leggi altri commenti di Antonio » ]

certo, ma brecht l’ha resa famosa, resta il fatto che i veri poeti non plagiano... usano la fantasia, altro che rivistazione, qui lei ha fatto un esercizio di riscrittura che di solito si fa nei corsi di poesia, poi ha copiato pari pari il distico finale... le citazioni si fanno fra virgolette... caro chissà poeta!

 Marco Banti - 14/09/2011 16:55:00 [ leggi altri commenti di Marco Banti » ]

Per il "bell’Antonio" di turno
1) La poesia non è di Brecht
2) Nessun plagio ma reinterpretazione visto che alla fine c’è un ringraziamento al "vero" autore
3) Comunque sia; plagio, plagiai e plagerò chi, come, quando, se e anche, chi mi pare.

Prima di esprimersi sulla mia fantasia il "bell’Antonio" si "facci" una cultura che, forse, lo renderà meno arrogante.

 Antonio - 14/09/2011 16:46:00 [ leggi altri commenti di Antonio » ]

posso sapere perchè plagiare questa stupenda poesia di Bertold Brecht?
per favore signor poeta... cerchi di avere più fantasia!

Prima di tutto vennero a prendere gli zingari

e fui contento, perché rubacchiavano.

Poi vennero a prendere gli ebrei

e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.

Poi vennero a prendere gli omosessuali,

e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.

Poi vennero a prendere i comunisti,

e io non dissi niente, perché non ero comunista.

Un giorno vennero a prendere me,

e non c’era rimasto nessuno a protestare.

 Matteo Cotugno - 12/09/2011 09:01:00 [ leggi altri commenti di Matteo Cotugno » ]

quando non ci sarà protesta finirà la democrazia... indubbiamente, le prove di regime sono ormai iniziate da anni, speriamo che non ci imbavaglino tutti... poesia molto piaciuta

 Meth Sambiase - 11/09/2011 21:46:00 [ leggi altri commenti di Meth Sambiase » ]

Anch’io comincio ad aver paura del mio simile, saranno tempi duri e con qualcuno se la dovrà prendere. Inquietante e spaventosamente vera.