cristina bizzarri
- 10/09/2018 19:08:00
[ leggi altri commenti di cristina bizzarri » ]
Non sono lise le parole, se sostenute da tutto il respiro che è anima, spirito, corpo e vita. Così qui in questo testo gli oggetti quotidiani e consueti si fanno segno e insieme simbolo del nostro peregrinante desiderare, indicano un ritorno sempre possibile se tutto lessere ne ha sete e fame. Lo sferragliare di un tram può essere ogni volta il lungo struggente ritorno di Ulisse. Un abbraccio a queste tue umane poetiche righe, dolenti di una speranza che ogni giorno fa la fatica di risorgere.
|
Laura Turra
- 10/09/2018 10:31:00
[ leggi altri commenti di Laura Turra » ]
Gil, mi sento di dire che siamo tutti quell<<ostinata foglia / Impreparata al giallo degli autunni>>… Cosa faremmo, noi, così attaccati al ramo della vita, senza credere possibile la permanenza dei gesti, delle parole, dei luoghi? Io personalmente sarei smarrita se dovessi pensare in perdita, dimenticanza e soprattutto fine… non so cosa farei senza la memoria certa dei fiori. Una bella poesia. Ti abbraccio, Gil!
|