LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Alessandro Vetuli
Per Antonia Pozzi

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]

“ Vorrei essere un frate silenzioso

che va con i suoi sandali di corda

sotto gli archi di un chiostro

e attinge acqua all’antica vera del pozzo

e disseta le lavande e le rose ”

 

ANTONIA POZZI

 

I.

 

Pasturo è un artiglio di pietra

Dove brillano i cocci dell’erba

Che hai rotto ,

E profumano le zolle sfigurate

Dal pianto.

 

Ma tu sei ancora bella come un frate francescano

E metti le tue parole una vicina all’altra

Negli spazi vuoti del cielo

Come mattoni tenuti insieme dalla calce della rinuncia

 

Non perdono più sangue i tuoi piedi nudi

Perché anche la terra ti ha rivelato le sue piaghe

E tu le hai baciate , perché il disamore e il rancore ormai

Le sentivi dentro la carne.

 

Dove vedesti “ Per la prima volta volar nel sereno l’allodola ”

Ora la poesia siede come un fratello

Vestito solo di stoffa di sacco

Fissando i denti rotti della corona di roccia

che indossò solo un re crocefisso

 

Ma la tua voce ora è dischiusa ,

e quando ti chini per bere al ruscello

nella mani ritrovi acqua e fango

Mentre l’amore incrocia il tuo sguardo…

 

Lo sguardo che ti ha uccisa ,

lo sguardo che ti ha salvata.

 

 

II.

 

Le montagne sono i rilievi aguzzi del perdono

Affilato come una piuma che non può ferire

Ma può solo esser ferita.

 

Spingono i tuoi talloni resistenti come felci

Nella scalata aspra ,

nella non accettazione d’un male

Che è frumento d’ombra , patiboli preparati all’alba

O una ragazza esanime sul prato brinato

A scivolare in silenzio nella propria deriva ,

esplorazione d’una poesia che non verrà mai più scritta.

 

Con la bocca impastata di polvere

Rimescolavi le sillabe , caramelle che erano sassi

Ma che la tua anima d’adolescente

Non poteva fare a meno di chiedere

 

Le rocce adesso

Rivelano un lungo selciato di vento

Dove solo chi è sensibile

Può vedere le orme della comprensione

E del divino

 

E solo chi vive raccolto nella poesia

Può ancora ascoltare quella parola impronunciata

Rimasta in un paio di labbra gelide

Chiamata Antonia.

Da Come la pietra e il vento Fermenti , 2011


 Ivan Pozzoni - 02/02/2018 01:30:00 [ leggi altri commenti di Ivan Pozzoni » ]

Complimenti: interessantissimo!

 Meth Sambiase - 19/09/2011 18:33:00 [ leggi altri commenti di Meth Sambiase » ]

e come si fà a non macchiarsi gli occhi di bellezza?

 Franca Alaimo - 19/09/2011 16:22:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Una sensibile sintonia con la dolente Antonia Pozzi permette all’autore di questa poesia la rievocazione di un’anima attraverso una serie di correlativi oggettivi che ricostruiscono insieme agli scenari e i luoghi che lei, amorosa ed inquieta, percorse, quando era in vita, quegli stati d’animo che dovette così acutamente provare da spingerla in fondo al nulla.

 cosimina viscido - 18/09/2011 19:11:00 [ leggi altri commenti di cosimina viscido » ]

Difficile non apprezzare la tua poesia. E’ un bellissimo inno alla sfortunata Pozzi che ardeva di un’amore impossibile che finì per bruciare la sua esistenza...
La tua poesia porta in sè il suono di questa poetessa che io tanto amo.
Ciao Alessandro.

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.