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al testo di Matteo Cotugno
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Alla porta un bussare lento, si apre, come da sola e sola appare la sbiadita soglia d’un viso appena accennato, il “chi sei” di chi non ricorda nemmeno più un figlio, chiuso dentro gli occhi come a strappare un lume nel buio della sua notte. Attraversa a piccoli passi il precedere d’un abbraccio, stupìto dal contatto d’estranee braccia al collo, ripetendo piano piano il verso di un bambino, rapito da un aquilone che vola nella mente senza più un filo. “Che strana questa gente… strano tutto quanto, non ricordo niente!” oggi in occasione della giornata mondiale Alzheimer |
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