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al testo di Lorena Turri
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(Pascolando nei novenari pascoliani...)
Il giorno si leva ogni giorno col piede di sempre sbagliato, non serve guardarsi d’intorno bucato è il calzino, bucato! S’infilano scarpe un po’ a caso per fare due passi nel mondo s’attende che giunga l’occaso e il mondo ci sembri più tondo. Man mano che scende la sera tristezza dilaga nel cuore, a volte anche quella più nera rimasto dei passi il dolore. S’accasciano i raggi del sole e spunta la luna dal colle più scure si fanno le aiole nel nido il silenzio ribolle. Silente è il frangente che pena, allor che finestra s’accende, - qual occhio che luce balena – di dietro alle tende sospende.
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