Scrivi un commento
al testo di Loredana Savelli
della continuit
- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare
nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento;
il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente,
potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi
e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso,
all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti
con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ].
Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
|
e tu
nel tuo tacere cosa ascolti: i mattutini rumori del fiume? non c'è niente che non sia come un pesce che risale il corso nel ritmo impercettibile della continuità
|
Alessandro Mariani
- 03/10/2011 11:08:00
[ leggi altri commenti di Alessandro Mariani » ]
Ora che la poesia è completa, si avverte una sensazione che vuole allontanarci dal passato. Mi ricorda molto Eliot nei quattro quartetti, specie in Burt Norton; vi trovo grande coerenza e affinità con la frase eliotiana : " Passi echeggiano nella memoria| di luoghi che non visitammo mai" , cito a memoria. E questo senso di dispersione che volevi comunicare? Cè inoltre una retorica che i critici definiscono marloviana, come spesso si avverte nelle grandi poesie del 900. I versi : " (in quale punto affondano i ricordi? dove le immagini scorrono piano un suono perdura?)" hanno in sè una loro bellezza retorica, sembrano chiamarci senza averci mai parlato.
|
Alessandro Mariani
- 02/10/2011 18:01:00
[ leggi altri commenti di Alessandro Mariani » ]
Davvero molto belli gli ultimi quattro versi. La loro bellezza è in proporzione al loro senso. E ci si perde dentro. Complimenti!
|
|
|