Scrivi un commento
al testo di Paolo Polvani
panca
- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare
nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento;
il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente,
potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi
e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso,
all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti
con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ].
Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
|
La resa s'abbarbica al silenzio. Spargono indizi calzini bianchi e un berretto rosso di lana. Dorme.
Deragliato in un'ansa di sonno.
E' la stazione di Ancona, è mezzanotte, piove.
Si è dimenticato di sé.
La pioggia attraversa la luce obliqua dei fanali, lo stridore convulso dei freni, i forsennati richiami. La ferocia distante dei carri e i container che contengono il vuoto del mondo.
(Ansimare. Il perdurare di una pausa)
Il buio evidenzia i suoi labirinti.
In un misterioso punto del percorso c'è la sagacia di un berretto rosso.
Contro il legno di una panca quell'uomo agita l'enigma di una giacca corta.
|
|
|