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al testo di Maria Rosaria Teni
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Scampoli di cielo dardeggiano
tra lucore di lacrime nel desolato silenzio di un giorno qualunque velato dall’uggia autunnale che ammanta la campagna in ottobre. Mi aggrappo a quei lembi di cielo errando tra gli argentei ulivi che sorridono all’aprirsi di sereno là dove diradano le nuvole e i sentieri ramati effondono rugiada. L’inquietudine lentamente si placa tra le essenze di erbose radici e le umide zolle di terra tra le braccia dei tronchi solenni che cullano la malinconia di giorni che veleggiano verso un porto di pace |
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