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al testo proposto da Roberto Maggiani
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Fonte: www.corriere.it
BRUXELLES - Un nuovo stop a Berlusconi dall'Europa: i tetti sull'assegnazione di quote di CO2 all'Italia «non sono rinegoziabili» ha detto la portavoce della commisione Ue, Barbara Hellfrich, interpellata sulle notizie stampa a proposito di una lettera del premier Silvio Berlusconi al presidente dell'esecutivo europeo Barroso, per chiedere di rivedere i tetti di CO2. SCADUTI I TERMINI - «I tetti sono stati definiti e adottati dalla commissione attraverso un processo basato sulla legislazione europea», ha detto la portavoce «e non sono rinegoziabili». Il piano nazionale italiano sulle emissioni di CO2 è stato approvato nel 2007. La legislazione europea fissa in un periodo di due mesi i tempi per un eventuale ricorso. PALAZZO CHIGI - Ma per il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti, «a Bruxelles è stato purtroppo montato un caso sulle emissioni di anidride carbonica. Il governo non ha mai chiesto al presidente Barroso di rinegoziare queste cose, ma gli ha semplicemente sottoposto il problema, chiedendo il suo "personale interessamento" per arrivare a una soluzione condivisa». «L'Italia - continua Bonaiuti - è ovviamente impegnata nella difesa dell'ambiente, ma è altresì chiaro che si tratta di un problema di vitale importanza non solo per lo sviluppo del nostro paese, ma anche per mantenere eque condizioni di concorrenza all’interno dell’Unione Europea». |
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