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Quello che adesso ricordo

mentre l’ombra di qualcuno

incrocia, comprende la mia

è che ricordando

ricordo un ricordo qualunque

incolume per la grazia dell’Uno.

 

L’ombra in cui la nostra giace,

si smarrisce e muore,

pure è consolata dalla pace

                   di un eguale dolore.

 

Cerchiamo il memorabile

dove questo non ha dimore,

ma il bambino l’ha già trovato

nella fanfaluca che stringe in mano

nel sazio vuoto pomeridiano.

 

Guarda: immota è talvolta la tua vita

nella delizia dell’inconsapevolezza

e ad alcuni pure talvolta

quella prodiga l’eredità improvvisa

di un giardino di memorie.

 

E lì si aduna lenta

la fola di quelle

                           in un lacrimare

sospeso di storie

che invocano il giusto titolo

il nome fresco che a stento

leggi sul muro

                        dell’anima intenerito.

 

Quello che reclama il tempo

non è un’ingiuria di peccato

ma un perdono indifeso;

che si intrecci

una linea all’altra

e insieme si perdano a un indefinito

che s’abbeveri

all’offerta plausibile della sorgente.

 

La luce d’estate si libra una col vento adesso

sull’acquiescenza di esausti, sbandati pianeti

sulla distesa inebriante di quel negro mare;

i nostri anni va intanto seducendo il silenzio

del principio che ormai non può più parlare.

 

                                                                  (1977)


 pietromenditto - 06/11/2011 17:08:00 [ leggi altri commenti di pietromenditto » ]

Sono in ottima compagnia, carissima Lorena.

Ti abbraccio.

Pietro

 Lorena Turri - 06/11/2011 15:28:00 [ leggi altri commenti di Lorena Turri » ]

Stupenda, Pietro! Da rimanere senza fiato.

 pietromenditto - 06/11/2011 12:48:00 [ leggi altri commenti di pietromenditto » ]

Grazie Maria,
le tue fervide parole mi colpiscono cone le tue straordinarie poesie.

Ti abbraccio.

Pietro

 Maria Musik - 06/11/2011 10:05:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

"Quello che reclama il tempo/non è un’ingiuria di peccato/ma un perdono indifeso;/che si intrecci/una linea all’altra/e insieme si perdano a un indefinito//che s’abbeveri/all’offerta plausibile della sorgente."
Questa poesia nella poesia, questi ineffabili versi mi hanno colpita come un maglio. Come vorrei possedere questa saggezza e saperla esprimere con tanta grazia.

 pietromenditto - 06/11/2011 09:26:00 [ leggi altri commenti di pietromenditto » ]

Grazie Franca, grazie Nando. Spero che anche le vostre parole di grande stima colpiscano come una testa d’ariete l’epochè in cui sono rinchiuso.

Vi voglio bene.

Pietro

 Franca Alaimo - 06/11/2011 00:18:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Sei nato già "grande", Pietro, come Atena dal cervello di Zeus!

 Nando - 05/11/2011 19:30:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Non voglio azzardare interpretazioni, la rileggerò ancora, fino a coglierne il "disegno" celato; ma, se ancor prima dei contenuti di parlasse della sua "godibilità poetica", bisogna riconoscere. seppur colla mia imperizia critica, la grandezza della scrittura di questo Pietro ancora giovane, la cui vocazione letteraria verrà poi confermata dalla produzione successiva. Ora, il perché l’Autore abbia sottratto ai suoi lettori quanto di suo era già stato pubblicato su "LaRecerche", potrebbe non essere un mistero: alta stima dell’arte poetica, ricerca di autenticità testuale e perfezione stilistica.
L’augurio è il suo tornare a pubblicare e a scrivere, perché si avverte l’assenza di una delle più significative voci poetiche di questa agorà virtuale.
Bello anche ritrovare l’acutezza critica, la competenza esercitata doviziosamente e l’amicale generosità.
Un carissimo saluto

 pietromenditto - 05/11/2011 18:11:00 [ leggi altri commenti di pietromenditto » ]

Grazie Maurizio,
ho bisogno di incoraggiamenti come il tuo per ritrovare la forza di tornare a scrivere.

Ti abbraccio.

Pietro

 Maurizio Sciascia - 05/11/2011 17:54:00 [ leggi altri commenti di Maurizio Sciascia » ]

"L’ombra in cui la nostra giace,
si smarrisce e muore,
pure è consolata dalla pace
di un eguale dolore"
Un Pietro "d’annata" da leggere e rileggere e rileggere....
Un abbraccio

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