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Vivere osservando la luce,

come sono le cose da questa

trasformandola trasformate e

pregando a volte che intervenga,

se non c'è, il vento.

Il resto è un inventario per altre vite,

altro inchiostro, differente silenzio.

 

Così pure la morte è un'ispettrice

imparziale delle risorse umane

per il suo ufficio dotata di una troppo

antiquata ridondante (eccedente il fine)

risorsa strumentale che oppone solo un visto

(tra l'altro previsto) dove una parte giura

Kalìfero, un'altra Gesù Cristo.

 

Talvolta mi è facile carbonizzare un ragno

con l'accendino non ricaricabile.

Mi riesce soprattutto con quelli che

non hanno trovato di meglio che fare

della tela un compatto bozzolo

nell'angolo di una finestra che non viene aperta mai.

Alla fiamma regolata al massimo in precedenza,

all'ultima anfimissi, quello allunga delle otto le anteriori

apostrofandomi: "Kafka! " come un vecchio docente

o un prete le adunche falangi artritiche a benedire chissà chi,

autorizzato da chissà quale Pentecoste.

 

Non sono altrettanto bravo con le mosche,

essendo maestra del loro sterminio a volo

mia moglie, a non schiacciarle, a disseminarne

l'impiantito di loro integre, appena un'ala fuori posto

come un bigliettino da visita infilato di traverso

nelle costole o per la punta il biscotto tra le palle

del gelato accanto alla bandierina dello stato delle cose.

 

Del purtroppo fin sopra i capelli – ricordi i tempi belli? –

e dell'hig teach e delle subdole e-mail…

 

Eppure tutto torna, ritengo.

Il fanciullo alemanno che una tantum fu marchiato

a Röcken dall' Eins tuth Noth lo disse für ewig un po’

confusamente ma noi sappiamo che l'eterno ritorno

non è un mito, il mito (ciò su cui si tace, devesi tacere)

è l'eterno ritorno e il sindacato attori tra dilettanti

e professionisti fatturerà per sempre a nove zeri.

 

Era così eccitante quando c'erano le razze.

Incontravi gente in quantità e nemmeno un fratello

con cui dividere un'eredità. E c'era anche la libertà

di scegliere, di giudicare. L'operazione partita da Cartesio

sopra di lui si è ripiegata, come si abbassa il buon selvaggio

                                                                                  [ a livello.

Bastò non innaffiare più l'ordinata che a poco a poco

si afflosciò sull'ascissa e fu il trionfo del comfort uni-

versale-orizzontale-adimensionale e perciò globale, fratello.

 

Troveranno un'altra anfora a Qumran o nel tanfo di altra grotta

usata per commerci carnali che ci restituirà Vangeli a oltranza?

 

Ma la nuova novella è già in questa grotta detta DellaTolleranza

da tanto di quel tempo che il greco di cui si riferisce parla e vede

una sinossi a stelle e strisce, senza neanche un congiuntivo.

 

Chi ha fatto questo conosce l'iperbole e il modo di farne un preservativo.

 


 pietro menditto - 01/12/2011 13:48:00 [ leggi altri commenti di pietro menditto » ]

Tu esageri carissimo Nando, e poi può darsi che non ci sia molto da capire o, meglio, l’ispirazione, quando c’è se c’è, forse è più potente dei miei mezzi espressivi.

Ti abbraccio.

Pietro

 Nando - 01/12/2011 13:33:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Sono temporaneament "fuori rete", sono passato in ub internet point per dare un’occhiata e pubblicare un cenno. Come non potevo non leggerti? Mi paice ripescare un pensiero letto in un libro di Guitton, e "vedermi" nel tuo atelier di pittura mentre lavori alla tua opera: non capirci nell’immediato nulla, ma intuire dietro il "gesto", un maestro.

Ciao Pietro

 pietro menditto - 01/12/2011 08:14:00 [ leggi altri commenti di pietro menditto » ]

Grazie Loredana, grazie Meth, mi donate speranza.

Vi abbraccio.

Pietro

 Loredana Savelli - 30/11/2011 21:24:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Trovo la prima strofa di una bellezza fulgida.
Poi perdo il filo e non riesco a cogliere "i" centri del poema; spazi tra letterature e teologie, non trascurando dettagli crudi, quotidiani e autobiografici.
Ogni tua poesia è un’avventura nello scibile umano, ma trovo che sia capace di versi di fulminante concentrazione e di rara efficacia.

Ciao

 Meth Sambiase - 30/11/2011 20:46:00 [ leggi altri commenti di Meth Sambiase » ]

una concentrazione di scie introspettive ed ognuna ha una croce. Nei versi il tempo di un millennio (forse due, Qumran è all’inizio del nostro tempo) fatto di uomini, dolori e dubbi. Bravo.

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