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al testo proposto da Loredana Savelli
da Contemplazioni meccaniche e pneumatiche
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Di quello che con tanta lentezza ho pensato
mi rimane una confusa immagine
del divino.
Forse ho scritto parole che valgono qualcosa,
- la mia poesia, specola del pianeta;
ma fra tutto preferisco l'incoscienza giovanile,
quelle nuotate al largo, grandi onde
il mio corpo cioè,
quando ero immortale. Rimangono atomi
come ai tempi di Lucrezio, ma verso forme più complesse,
sostanze che ritornano energia
- per un diverso mondo? - E ho il mio taccuino
con me
da consegnare forse ad altri.
(Mondadori, 2005) (dal sito http://ilibrintesta.splinder.com/post/10578002/la-poesia-di-pier-luigi-bacchini)
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