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al testo di Lorena Turri
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SCIENZA E SALUTE New Castle, 28 luglio 2011 – Scienziati garfo-americani sono ormai giunti alla risoluzione del mistero di Pollicina oltre un secolo e mezzo dalla nascita della lillipuzziana creatura. L’equipe dei National Institutes of Towers ha identificato una mutazione genetica che causa la “sindrome del mignolo”, malattia prenatale che impedisce il normale sviluppo del feto in dimensioni umane. Nel mondo non si annoverano tra gli uomini altri esseri simili a Pollicina. I ricercatori sperano che l’identificazione della causa, possa portare, laddove dovesse verificarsi un nuovo caso, a un trattamento per questa sindrome al momento senza cura, ma soprattutto allo sviluppo di molecole efficaci contro i tumori, riducendo fino ad annullare la crescita fuori controllo delle cellule. La mutazione genetica alla base della sindrome si verifica spontaneamente nell’embrione durante la gravidanza. I ricercatori – si legge sul quotidiano britannico The Garfagnist – puntano adesso ad analizzare il Dna di Pollicina. Da un primo campione rilevato, pare che a causare questa mutazione sia stata la particolare alimentazione seguita dai genitori della microscopica fanciulla che, su consiglio per la fertilità di una sedicente guaritrice, costato ben 12.000 euro, si cibavano esclusivamente di granelli d’orzo molto rari e non appartenenti alla specie comune di cui si cibano gli uccelli. |
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