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al testo proposto da Loredana Savelli
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Sbarcai una notte di maggio
in un gelido chiaro di luna dove erba e fiori erano grigi ma il profumo verde. Salii piano un pendìo nella daltonica notte mentre pietre bianche segnalavano alla luna. Uno spazio di tempo lungo qualche minuto largo cinquantotto anni. E dietro di me oltre le plumbee acque luccicanti c’era l’altra costa e i dominatori. Uomini con futuro invece di volti. (traduzione di Maria Cristina Lombardi, dal sito http://www.unita.it/culture/una-poesia-del-nobel-transtromer-1.339193) |
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