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al testo di Censa Cucco
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Ho sognato aurore lontane e luminosi tramonti oceani dorati e fiumi sconosciuti raccogliendo tremante viole profumate presso un solitario castagno piangente. Ho sognato campi di grano e papaveri terra arata zolle bagnate profumo di legno bruciato gialle pietre impastate con lacrime sangue e miseria dietro le macerie sognai mondi infiniti. Inseguendo farfalle sotto un sole cocente galoppando alla fonte attingevo acqua d'altri tempi attraversavo spazi vietati guerriera vincente. Ho sognato lunghe notti d'inverno immobile su un lettuccio scricchiolante nel silenzio popolato da folletti giganti potenti e fate splendenti, sonno carezzava infine visetto disfatto qual principe celeste bacia in fronte sua regina. E sognavo ancora passerotto dorato ferito batteva le ali contro le sbarre della morte. |
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