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al testo di Giacomo Coniglione
Questa giovent....
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Questa gioventù, becera e bigotta, straniera, a me ostile, alcune volte spontanea, altre affettata, refrattaria, appassionata di volgarità, artefatta, a tutte le ore indomenicata, dalla faccia ricamata ed efebica.
Questa gioventù vicina ma distante, diversamente da me pulita, profondamente ligia a se stessa, alla sua istintività che la fa selvaggia e corruttrice, cacciatrice, extraterrestre e non più urbana, ignorante.
Questa gioventù malata, informatizzata e ignava, è a me negata, sfuggevole come cirro nel vento, come il secondo nel tempo.
Questa gioventù santa ma colpevole perchè corruttrice, meretrice, quest'oggi è a me fine.
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Lorena Turri
- 25/02/2012 14:53:00
[ leggi altri commenti di Lorena Turri » ]
Mi sembrava di averla già letta, ma, in ogni caso, lho riletta volentieri! E un tema che ti sta a cuore, vero?
Ciao, da una "adolescente vecchietta"!
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Loredana Savelli
- 25/02/2012 08:22:00
[ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]
Sei un "diversamente anziano", ma per lanagrafe mi pare che non ci sia scampo: sei giovane!
La poesia evidenzia il disagio di non trovare tra i pari una corrispondenza spirituale. Accade anche ai non più giovani e addirittura ai bambini, secondo la mia esperienza. Non è una questione di età, ma di bisogni e di valori.
Un caro saluto
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