LaRecherche.it
Scrivi un commento
al testo di Gian Franco Galasso
|
|||||
RINASCITA Il sogno di un fanciullo si adagia su un sentiero, il fato tesse le sue trame nel regno dell’eterna linfa, inconsapevole la vita scorre lungo un solco già tracciato ignara di quanto il tempo, come un fanciullo giochi con lei. Le colonne d’ercole, baluardo dell’impossibile, dietro la cui soglia danza la follia, il varco è oltrepassato l’oscuro dissipa i suoi segreti le labbra di dionisio baciano la purezza e gli opposti si uniscono superando le barriere della morale. Il fuoco del destino unisce le anime ed Il cielo è spettatore dell’audacia, il coraggio di un bocciolo che diventa fiore. Luci che dall’alto appaiono fuochi, gli occhi dell’anima incastonati nella notte brillano attirando nella profondità della carne un fanciullo avido e curioso che con passione abbraccia lo sguardo dell’infinito, viaggiando lungo le rotte di lontane costellazioni. Un bacio, una carezza, un sorriso, al tavolo la roulette gira, Rien va plus. Malizia ed innocenza sorridono alla vita che dischiude le sue ali ad un profondo e magico momento, la rugiada scorre sulla candida pelle, gettando nell’oblio un passato che il presente trasforma in attesa rinascita. Un’onda deposita sulla sabbia una conchiglia, nel raccoglierla so di non essere solo, di non essere più solo mentre il mare bisbiglia il tuo nome al mio cuore. DICEMBRE 2010 |
|