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al testo proposto da Loredana Savelli
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poi chiameremo le rondini queste rondini che non decifrano più i segnali del vento pensano che vivranno in eterno sui tetti a fabbricare il volo delle uova dischiuse pensano che ormai sono scampate a partenze le chiameremo e verranno con noi ad aspettare i giorni di buio in cui si entra dentro la morte ancora vivi ma con degli accorgimenti dei segni di riconoscimento nelle mani così poi da non perdersi impareremo dalle rondini chissà come faranno a non perdersi anche quelle rimaste sanno quando non vale più la pena di fare le valigie * i giovani non hanno il senso del dolore si figurano i vecchi come vogliono un po’ teneri pietosi in attesa delle ore migliori in cui l’accumulo dell’oro lascia un grande tesoro ma lei che era vecchia non ci vedeva nulla oltre quel sordo morire sempre più velocemente come avrebbe potuto dire a loro che lei dentro sentiva il lacerare della carne che non voleva più collaborare con le ossa per sostenere la vita? (tratte da "La cane quando è sola" in http://www.filidaquilone.it/num013oliveira.html) |
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