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al testo di Serenella Menichetti
Esistenze sganciate
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Esistenze sganciate Vite accoppate,
strapazzate, calpestate trucidate. Le ho incrociate in un'alba deserta Sopra un lembo di spiaggia dorata, aghi di siringa lordi di sangue. Il mare sputa bava
perlacea. Un istinto animale ammorba l'aria Sostanze potenti frantumano angosce latenti E, la mente tira le cuoia. Molluschi guasti
rotolano nella conchiglia fra granelli di sabbia: Progetti putrefatti. Un odore di marcio accompagna i miei passi. abbozzi di sogni rantolano nell'aria. Fotogrammi del tuo delirio
colorati passano Flashs sparati nelle pupille vacue Mozziconi di frasi giustificano il tuo essere Ascolto lo scempio, non vorrei. Le membra slavate della
tua compagna bambina gonfia di alcool giacciono sul telo sporco. -Per tre volte ha svuotato il suo ventre- Tu, demente, riveli impassibile. Mentre continui a trascinarti
nel tuo mondo rotto con ancora in mano i cocci dell''ultimo giocattolo distrutto. Eppure tua madre l'aveva comprato con denaro grondante del suo sudore. Per barattarlo
con un sorriso.
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Maria Laura Celli
- 07/10/2012 15:32:00
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Mi son venuti i brividi,Serenella,nel leggere questa poesia fatta di espressioni dure ma purtroppo fatti veritieri che spesso credo dimentichiamo o addirittura non vediamo.Bella,bella,veramente bella e non riesco a trovare vocaboli che facciano capire le mie sensazioni nel leggerla.
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Daniela Bonifazi
- 10/07/2012 17:20:00
[ leggi altri commenti di Daniela Bonifazi » ]
Molto forte e cruda, grande maestria nella scelta dei termini, che affondano il coltello in una piaga sociale ben lungi dallessere debellata. Bravissima Sere!
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Daniela Bonifazi
- 10/07/2012 17:15:00
[ leggi altri commenti di Daniela Bonifazi » ]
Molto forte e cruda, espressa con grande maestria nelluso dei termini. Rispecchia purtroppo una realtà ben presente in alcune branche della società umana, che forse non merita tale definizione. Bravissima Sere!
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Serenella Menichetti
- 10/07/2012 12:12:00
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Grazie Giovanni per la lettura ed il commento. Buona giornata Sere
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Giovanni Ivano Sapienza
- 10/07/2012 11:53:00
[ leggi altri commenti di Giovanni Ivano Sapienza » ]
Fra toni realisti ed espressionisti,un testo-denuncia sofferto ed intenso,che suggerisce,fra laltro,di riflettere sulla differenza che separa la marginalità costruttiva,intesa come condizione della ricerca creativa,dalla marginalità abbrutente ed autodistruttiva della devianza sociale.
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