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al testo di Giuseppe Bisegna
La coperta a fiori
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i proiettili hanno deturpato i volti e squarciato le gole
dicono che non si contano i corpi di questa mattanza fra la moschea, i giardini e le strade intorno sembra ci siano più responsabili sembra non ce ne siano
la telecamera passa di fretta su un mare di benevole, tremende coperte fra arti scomposti e sangue secco
c’è n’è una a fiori arancioni chissà se ha fasciato un bambino o si è bagnata della sua pipì chissà se ha scaldato le effusioni di due amanti chi sa il perché delle cose? chi sa il perché della guerra?
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Franca Alaimo
- 26/08/2012 23:28:00
[ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]
"la telecamera passa di fretta": è proprio questa abitudine, questa prossimità asettica allorrore che sta creando una sorta di abbassamento della reattività delle coscienze. Perciò è giusto e bello che i poeti continuino a fare e farsi domande; farsele significa riconoscere di non capire ciò che è disumano e che non dovrebbe più verificarsi.
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