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Prima che i tuoi occhi

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prima che i tuoi occhi guardassero il sole,

le corolle inanimate,

l'orizzonte che minaccia le passioni

 

prima che i tuoi occhi spogliassero le rose

i rovi, le sembianze dell'inverno

e il fuoco inerme  

 

prima che i tuoi occhi pesassero le lacrime

l'impensato della notte

e prima che ti fossero di parte

confortandoti di sera

 

prima che i tuoi occhi affilassero un'idea,

la premura e la bellezza,

e il pudore dell'angoscia

 

prima che i tuoi occhi si voltassero feriti

consumandoti sentenza e precisione

oltre il dubbio dell'aurora

 

è così che li vorrei, mio stupore

con le palpebre socchiuse dell'infanzia

innocenti e senza credo, con il senso per l'ignoto

 

erano doveri le nubi di quei giorni

scure meraviglie e fauci in volo

pronte a dire l'irreale

 

le stagioni t'imbrogliavano a intervalli

insegnandoti l'attesa delle foglie

e l'atroce del domani                   

 

forse ero la terra che pestavi

senza quiete né tristezza

forse ero l'assenza o la rovina

la tua ruga già affidata

 

 

 

 Maria Pina Ciancio - 08/11/2012 19:05:00 [ leggi altri commenti di Maria Pina Ciancio » ]

La seconda parte è la conseguenza "locica" della prima...
Complimenti all’autrice per la forza espressiva e la bellezza delle immagini

 Leonora Lusin - 07/11/2012 18:09:00 [ leggi altri commenti di Leonora Lusin » ]

Sono completamente in sintonia con il commento di Franca, ma credo che anche la prima parte si possa reggere rinunciando alla ripetizione "prima che i tuoi occhi". Davvero elegante e pregna la tua lingua poetica.

 Franca Alaimo - 07/11/2012 12:57:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

C’è qualcosa, come dire?, di slegato fra la prima e la seconda parte di questo testo. Ne farei due poesie diverse. E la seconda parte, quella che si sottrae alla stanchezza della ripetizione, è assai più bella e a se stessa e in se stessa sufficiente. Questo per quanto riguarda la struttura del testo, mentre non ho nulla da obiettare nei riguardi della "lingua" della poetessa, intensa, ricca d’immagini, elegante, il che è già indice di un bel talento.

 Emilio Capaccio - 07/11/2012 08:35:00 [ leggi altri commenti di Emilio Capaccio » ]

Teresa Anna, davvero una bellissima e profonda lirica, molto sentita ed intensa in quella grande speranza cantata nei tuoi versi fino alla fine e forse oltre ancora.

Un affettuoso saluto.

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